Anche se il calo di iPhone è risultato meno grave del previsto, i due trimestri consecutivi con percentuali in discesa pesano in modo consistente sui conti di diversi fornitori Apple. Il caso più eclatante è quello di Foxconn che, nei risultati del secondo trimestre conclusosi a giugno, segna un crollo del 31% nei profitti netti.
Il più grande costruttore di elettronica a contratto al mondo, da anni principale partner di Apple, ha registrato un profitto netto di 17,7 miliardi di nuovi dollari di Taiwan, pari a 566 milioni di dollari USA. Questo numero va confrontato con i 25,7 miliardi NT$ del 2015 e anche con la previsione media di profitti di 23,9 miliardi di dollari di Taiwan.
Come riportano diversi analisti e anche il Wall Street Journal la performance negativa di Foxconn è attribuita per lo più al calo di iPhone in corso da inizio anno. Situazione identica ad altri fornitori e costruttori che lavorano per Apple e non solo: in crisi da tempo Sharp ha subito una perdita netta di 266 milioni di dollari nel primo trimestre, mentre Japan Display ha chiuso il secondo trimestre in rosso di 115 milioni di dollari.
Comunque non ci sono solamente cattive notizie per Foxconn. Le autorità cinesi hanno dato il via libera all’acquisizione di Sharp. Annunciata a marzo l’operazione di acquisto di due terzi di Sharp da parte di Foxconn per un valore complessivo di 3,8 miliardi di dollari. Anche se per i nuovi iPhone in arrivo a settembre non sono attese novità eclatanti e cambio di design, diversi analisti indicano che le vendite torneranno a crescere leggermente già nel terzo trimestre.