Il calo di iPhone 6s sembra ora confermato anche dai risultati negativi annunciati da diversi altri costruttori della Mela. Negli scorsi giorni in più occasioni sono emersi indizi di un possibile calo di iPhone 6s, soprattutto a livello di ordinativi da parte di Apple, per Foxconn che avrebbe già tagliato gli orari di lavoro e gli straordinari per il periodo delle festività legate al nuovo anno in Cina, fino ad ottenere una sovvenzione da parte delle autorità governative per evitare licenziamenti.
In queste ore gli indizi in questo senso si rafforzano: il costruttore di pannelli touch TPK ha annunciato una riduzione sensibile del fatturato, quasi il 38% in meno mese su mese e del 41,2% rispetto all’anno scorso. Stesso discorso per GIS e anche per Catcher specializzata in chassis in metallo che realizza anche per iPhone 6s e non solo. Anche se in alcuni casi gli ordinativi da altri clienti hanno permesso di contenere i danni, l’andamento negativo viene interpretato come una conferma del calo di iPhone 6s.
Occorre ricordare che secondo il Nikkei Apple avrebbe ridotto del 30% gli ordinativi di componenti, non per un calo delle vendite o di interesse in calo di iPhone 6s da parte degli utenti, ma per smobilitare le scorte accumulate, una manovra temporanea per il primo trimestre dell’anno che sarà invertita per i mesi successivi. Nel frattempo però la quotazione del titolo AAPL in borsa continua a risentire delle voci: per la prima volta dal 2014 la quotazione è scesa sotto i 100 dollari.
L’andamento complessivo negativo delle borse mondiali non viene in soccorso: anche se in parte il ribasso di queste settimane e delle ultime ore risente senza dubbio delle indiscrezioni sul calo di iPhone 6s, occorre tenere presente che l’andamento negativo delle borse asiatiche e soprattutto di quella cinese sta influenzando pesantemente le borse di tutto il mondo. Questo vale a maggior ragione per Apple che nel mercato cinese conta su uno degli sblocchi principali e più importanti degli ultimi due anni, oltre che come fucina di produzione di praticamente tutti i prodotti a listino della Mela, salvo poche e limitate eccezioni.