Il colosso BYD svela la carica ultraveloce per auto elettriche, quasi rapida come benzina e diesel, mentre emergono possibili piani per un ulteriore espansione in Europa, addirittura con una fabbrica in Germania.
La casa automobilistica cinese BYD Auto non è solo il numero due al mondo delle auto elettriche, subito dopo Tesla, ma è specializzata anche nelle batterie, elemento che permette all’azienda di innovare e sviluppare internamente gran parte dei componenti base e dei materiali, dalla fase di ricerca all’assemblaggio.
Il produttore di automobili cinese ha annunciato che la Super e-Platform, può raggiungere i 1000 kW di picco durante una carica, quello che potrebbe essere un punto di svolta per il settore. Colonnine dedicate saranno il doppio più potenti del Supercharger V4 di ultima generazione da 500 kW di Tesla.

Talmente veloce che dovrebbero bastare circa 10 minuti per ricaricare un pacco batterie da 100 kWh, tempi non troppi diversi da quelli che servono per il pieno a una tradizionale stazione di servizio (dovrebbero bastare 5 minuti per offrire autonomia di 400 chilometri) e che avvicinano l’elettrico al termico.
Wang Chuanfu, fondatore e presidente di Byd, ritiene che l’azienda riuscirà ad “alleviare radicalmente l’ansia” degli automobilisti per l’autonomia dei veicoli elettrici; e ancora: “Il nostro obiettivo è rendere il tempo di ricarica dei veicoli elettrici breve come quello dei veicoli a combustione interna”, spiegando che è la prima volta nel settore che si raggiunge l’unità di megawatt per la potenza di ricarica.
Saranno due i primi modelli BYD che supporteranno la carica a 1.000 kW: la berlina Han L e il Suv Tang L. Il produttore ha riferito che intende creare oltre 4.000 stazioni di ricarica ultrarapida in tutta la Cina con supporto per la nuova piattaforma. Non vi sono riferimenti all’estero ma BYD non manca di ambizioni fuori casa.

BYD punta all’Europa
Dopo la Turchia e l’Ungheria (con stabilimenti previsti tra la fine del 2025 e il 2026) si vocifera di une terza fabbrica in Germania. Se il piano andrà in porto, BYD potrebbe evitare i dazi imposti dall’Unione Europea per le auto elettriche provenienti dalla Cina (barriere ai flussi che sfiorano anche il 40%), riducendo anche i costi e ampliando la possibilità di offrire e veicoli a prezzi più competitivi.
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