Il presidente Bush “rippa” i CD da mettere su iPod. La confessione di una pratica che non solo non piace ma addirittura viene considerata al limite della legalità dalla dalla Riaa, la potente associazione dei discografici americani, scaturisce da un dialogo a due a microfono “quasi spento” in una trasmissione Fox.
Alla fine dell’intervista vera e propria, raccontano alcuni media americani, mentre ormai la parte ufficiale era terminata ma si stava ancora registrando, il giornalista (Brit Hume) ha visto un iPod su una scrivania, chiedendogli se quel dispositivo fosse suo. Bush, di cui già si sapeva che era un utente del player di Apple, è sceso in profondità in materia facendo sapere che oltre che il modello con disco fisso possiede “quello piccolo” (ovvero un iPod shuffle) che usa per fare jogging. Poi il presidente ha preso in mano l’iPod e ha cominciato a leggere i titoli di alcune delle tracce in esso contenute citando, tra gli altri i Beatles.
Poiché dei Fab Four non esistono versioni digitali disponibili in commercio è pressoché certo chein alcune occasioni è stata descritta dalla Riaa come illegale e al pari di un furto. La presa di posizione è avvenuta durante il famoso processo durante il quale una donna era stata condannata a pagare 220mila dollari di multa per avere condiviso 24 canzoni su Internet. Va però detto che in altri contesti la Riaa sembra meno rigida in materia affermando, come succede sul suo sito, che rippare un CD non è un diritto, ma solitamente non suscita problemi se questo viene fatto per pratiche personali.
Qui sotto si può vedere l’intervista a Bush su YouTube