Il puzzle game più popolare di tutti i tempi compie 25 anni. Inventato da Alexey Pajitnov, all’epoca un giovane ricercatore che lavorava per l’Accademia delle Scienze di Mosca e sviluppato inizialmente sull’Elektronika 60 (copia sovietica del minicomputer statunitense chiamato PDP-1), il gioco è stato convertito per ogni possibile piattaforma ed è probabilmente uno dei videogame più noti e diffusi al mondo.
“Iniziai a mettere insieme i puzzle matematici ed i passatempi che amavo fin da bambino”, dice Pajitnov in un’intervista al The Guardian, “e dopo un po’ di esperimenti mi resi conto che vi era un abbozzo di gioco che si distingueva dagli altri: il programma non era complicato, non erano previste classifiche e punteggi ma, una volta avviato, non riuscivo a smettere”; la Russia – non nuova alle rivoluzioni – si preparava a lanciare una rivoluzione nel mondo dei videogame.
Le regole di gioco sono semplicissime: il giocatore deve incastrare una serie di figure geometriche (polinomi in base 4) che cadono dall’alto del video sulla parte inferiore dello schermo, cercando di formare strati uniformi compatti che scompaiono per lasciare spazio a nuovi pezzi. Regole semplicissime che tutti imparano subito e che hanno permesso al gioco di vendere qualcosa, si apprende da un comunicato, come 15 milioni di copie su 30 piattaforme in più di 50 nazioni. Tetris, che ha debutto in luglio su App Store, ha conquistato anche iPhone e iPod touch ed è diventato uno dei primi dieci giochi venduti da iTunes di tutti i tempi; AT&T ha nominato Tetris il suo gioco più venduto per i primi tre mesi del 2009.
Il gioco è presente in diverse categorie del Guinness World Records (inclusa la non invidiabile “più lunga condanna in prigione dovuta ad un videogioco”: nel settembre del 2002 il cittadino britannico Faiz Chopdat venne condannato a quattro mesi di carcere per aver giocato a Tetris col proprio cellulare durante un volo aereo) ed è regolarmente presente nelle classifiche dei giochi più importanti di tutti i tempi.
Nonostante l’enorme successo, le prime versioni del gioco non resero Pajitnov un uomo ricco. I diritti, infatti, appartenevano allo Stato sovietico. Una versione per PC rilasciata nel 1985 iniziò a diffondersi nell’Europa dell’est arrivando nell’Europa occidentale i due anni successivi. Nel 1988 il gioco cominciò a diffondersi massicciamente grazie ad un accordo con Nintendo che offriva il gioco in bundle con ogni Game Boy. Pajitnov dovette ad ogni modo aspettare fino al 1996 prima di vedere i primi guadagni dall’Unione Sovietica, anche se all’epoca la sua mente pensava a tutt’altro, poiché fu assunto da Microsoft come game designer.
Pajitnov (che ha lasciato la Microsoft nel 2005) pensa che Tetris sia “un buon programma, semplice, portabile dappertutto” e che il segreto del suo successo inesauribile è “la perseveranza”. “Molti classici sviluppati negli anni’ 80 e primi anni ’90 sono morti perché i loro autori o proprietari non si sono presi cura di loro”, afferma Pajitnov. Per noi il successo di questo titolo è anche una sorta di magia: qualunque altro gioco sarebbe stato copiato, migliorato e distribuito in mille versioni da altre software house, ma nessuno – nonostante vari tentativi – dopo 25 anni è riuscito ad eguagliare un gioco che proprio per la sua estrema semplicità è praticamente perfetto.
Henk Rogers, presidente di Blue Planet Software che gestisce i diritti di Tetris ha disegnato nel contesto delle celebrazioni per il 25° di Tetris un pezzo del futuro del gioco: “Stiamo lavorando ad una versione che permetterà di giocare tornei internazionali; la prossima generazione sarà “intelligente”, imparerà le modalità di gioco della persona che lo sta usando e si adeguerà al suo stile”. Rogers immagina un futuro nel quale la gente di tutto il mondo si si incontrerà e stringerà amicizia senza parlare la stessa lingua passando dal gioco di Tetris, comprendendosi attraverso il linguaggio universale dei Tetriminos, i pezzi di Tetris.