Se pensate che le file davanti agli stand, i passaggi pieni di visitatori, gli incontri in coda per un panino, gli scambi di biglietti da visita, i gadget, le belle ragazze sorridenti e tutto quel che ci si può aspettare da una grande fiera internazionale, una grande kermesse della tecnologia, sia una cosa di oggi. Be’, ecco: pensate meglio.
Perché IFA, la fiera di Berlino (che Macity sta seguendo in prima persona come tutti gli anni) affonda le sue radici in un passato alquanto remoto. La Internationale Funkausstellung Berlin, Esibizione radiofonica internazionale di Berlino meglio conosciuta come “Berlin Radio Show”, ha infatti una storia lunga, lunghissima.
La prima edizione si è tenuta esattamente cento anni fa: era il 1924 e all’epoca le innovazioni tecnologiche non mancavano rispetto a quelle storico-politiche. Infatti, se da un lato venne inviato il primo segnale radio dalla torre dell’osservatorio reale di Greenwich vicino a Londra (quello del GMT, l’ora “zero” del pianeta) dall’altro l’azienda americana Computing-Tabulating-Recording decise di cambiare nome e scelse quello di International Business Machines, cioè Ibm.
Nell’estate del 1924 si tenne l’Olimpiade di Parigi, proprio come quest’anno, mentre D’Annunzio e i suoi reduci dall’impresa del 1919, si trovarono a litigare con il governo italiano che stava annettendo i 28 chilometri quadrati dello Stato Libero di Fiume con il trattato di Rapallo, che ci vide prendere anche Gorizia, Trieste, Pola e Zara dal Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. È anche l’anno dell’omicidio di Giacomo Matteotti.
Questo è anche l’anno che nasce la Mercedes-Benz, figlia della fusione delle due aziende di Gottlieb Daimler e di Karl Benz, mentre i piloti militari americani John Harding e Erik Nelson completano la prima circumnavigazione del pianeta (gli ci vollero 175 giorni di volo con 74 scali).
Perché la radio è importante
Il 1924 è l’anno della radio anche per l’Italia. non solo perché 1-RO inizia le sue trasmissioni radiofoniche regolari: dopo varie trasformazioni e cambi di nome diventerà Rai Radio 1 (la Rai fino al 1954 veniva chiamata “Radio Audizioni Italiane”), ma perché viene proprio inaugurata l’Unione Radiofonica Italiana (URI), fondata quell’anno con il sostegno della Marconi Company seguendo un modello adottato in altri paesi europei. L’URI tenne la sua trasmissione inaugurale, un discorso di Benito Mussolini al Teatro Costanzi, il 5 ottobre del 1924.
La radio sta diventando una realtà, Marconi in Europa ha un ruolo sempre più importante e la fiera che celebra questa modernità tecnologica fonte di potenziale (e neanche tanto potenziale) business, la “next big thing” dell’epoca, viene inserita in una fiera tematica. Berlino, all’epoca capitale tedesca (non lo sarà solo durante gli anni della Germania divisa, nel dopoguerra sino al 1989) vuole diventare anche la capitale dell’innovazione e la radio (e poi la televisione) sono la vera frontiera.
La rete del mondo
La radio era potenzialmente la prima “rete” del pianeta, quella che avrebbe liberato tutti dalla schiavitù del cavo e interconnesso qualsiasi angolo della Terra. IFA Berlin. Quando la fiera ha inizio negli stand guardati da signori vestiti con inappuntabili completi tagliati su misura che fumano sigari e sigarette, si trovano soprattutto dispositivi di rilevamento, valvole, ricevitori primordiali. Ma arrivano rapidamente anche i grammofoni, i ricevitori ad alta qualità, i primi strumenti di registrazione dell’audio. E le trasmissioni dal vivo e poi persino la prima radio per una automobile prodotta in Europa (ne era già stata fatta una negli Stati Uniti).
La fiera viene visitata da personaggi come Albert Einstein che da IFA lanciò un messaggio visionario sulla tecnologia e la necessità di comprenderla prima di usarla, un monito che vale ancora oggi in questa era dove l’Intelligenza Artificiale aperta a tutti, corre il rischio di sconvolgere tutto.
IFA è stata storicamente un luogo di innovazione.
Qui venne costruita la torre radio, che sarà inaugurata il 3 settembre del 1926. Il primo set televisivo fa da gadget futuristico in varie edizioni della fiera (le trasmissioni televisive negli Usa cominciano prima della Seconda guerra mondiale) mentre nei primi anni Trenta viene mostrata la prima trasmissione televisiva completamente elettronica.
Le “nuove tecnologie” dell’epoca
Non ci vorrà molto tempo, dopo la Seconda guerra mondiale, perché nella Germania dell’Ovest che viene ricostruita sia tenuta di nuovo la fiera della radio di Berlino. Qui compare la televisione a colori, i semiconduttori (che vengono usati anche nelle radio per creare prima i modelli portatili a transistor e poi quelli di maggiori dimensioni) e gli apparecchi stereo, le microcassette (di varie forme e fogge) seguite da registratori audio e video a nastro. IFA arriva sino al lancio dei videodisc, della quadrifonia, dei videoregistratori da casa e delle trasmissioni di dati tramite i teletext (i minitel o videotel in Francia e in Italia), con una serie di progressi sempre più digitali,
Dai nastri DAT ai CD, alla televisione digitale: a IFA la tecnologia HDTV viene mostrata per la prima volta nel lontano 1985, assieme ai primi ricevitori di televisione via satellite con tecnologie varie. Ci sarà spazio anche per l’RDS della radio da un lato e i primi televisori con proporzioni sempre più grandi.
Qui sotto una galleria con alcuni prodotti iconici e le creazioni artistiche ispirate alla storia di IFA e dei suoi protagonisti in mostra nel salone centrale di IFA 2024
Non tutti gli anni ma con tutto il meglio
La storia di IFA comincia lentamente a cambiare man mano che ci si avvicina ai tempi moderni: tutto diventa digitale e tutto diventa computer. Ma i grandi standard passano da Berlino: vengono mostrate le prime televisioni digitali, i primi camcorder con memoria allo stato solido, i DVD, i BluRay, il DAB. E poi i primi televisori a schermo piatto, i telefoni cellulari con accesso a internet e con lettore Mp3 (oltre ai ricevitori radio incorporati). Ancora, arriva la domotica.
Dopo una lunga pausa nel 2006 torna IFA in versione annuale. È una fiera che ha ripreso fiducia in se stessa. Nelle cronache di macitynet.it la troviamo sempre perché anno dopo anno è diventata uno dei nostri territori abituali: abbiamo viaggiato, visitato, parlato, conosciuto, provato, fotografato, testato e qualche volta anche comprato per il nostro uso centinaia se non migliaia di apparecchi e di gadget. Trovate tutto nel nostro database, partendo da questa pagina dedicata agli eventi.
Tutta un’altra IFA
A partire dall’inizio degli anni Dieci del nuovo millennio IFA accelera sull’innovazione pura, seguendo uno stile comunicativo più simile a quello tradizionale delle fiere americane e internazionali: nascono le fiere speciali dove si trovano startup e prodotti ancora a livello di prototipo o addirittura di proof-of-concept.
A partire dagli ultimi dieci-quindici anni IFA si apre a ulteriori cambiamenti. Organizza eventi speciali dedicati ad esempio al fitness e all’esercizio fisico, alle città intelligenti, alla internet delle cose. L’IFA+ Summit si apre a IFA Next, IFA Global Markets, le varie conferenze, gli incontri, il tema della Smart Home. Il padiglione giapponese porta tecnologie inedite che nessuna delle grandi fiere internazionali, neanche quelle asiatiche, hanno mai visto.
E, durante la pandemia, IFA riesce comunque a portare avanti il suo programma, anche se in modo limitato. Il nuovo management, voluto dalla proprietà che ha acquistato IFA nel 2022, accelera ulteriormente trasformando la fiera nell’evento più importante per l’elettronica di consumo e le apparecchiature per la casa.
Tanta acqua sotto i ponti
Dai tempi della Esibizione Radio della Grande Germania del dicembre 1924 sono cambiate tantissime cose. Noi di Macity abbiamo potuto testimoniare solo uno spicchio, per quanto non proprio piccolissimo (quasi un quarto di secolo) della vita di questo straordinario e resiliente evento, che è riuscito a sopravvivere sconfiggendo il Cebit, la fiera di Hannover, il suo diretto concorrente, e a tante altre fiere internazionali.
Il racconto della sua storia è anche il racconto delle nostre storie, visto il ruolo fondamentale che hanno avuto sia gli strumenti di comunicazione di massa che poi le tecnologie digitali. Adesso, si volta pagina e comincia il secondo secolo dell’IFA di Berlino.