La Commissione europea ha avviato due procedimenti in materia antitrust per presunte pratiche abusive di Qualcomm nel campo dei chipset baseband sfruttati nei dispositivi elettronici. Il primo procedimento valuterà se Qualcomm ha violato le norme antitrust comunitarie che proibiscono l’abuso di posizione dominante sul mercato offrendo incentivi finanziari ai clienti a condizione che questi acquistassero i chipset baseband esclusivamente o quasi esclusivamente da Qualcomm; il secondo procedimento cercherà di appurare se Qualcomm è implicata in pratiche di “prezzi predatori” imponendo prezzi inferiori ai costi al fine di mettere in difficoltà i concorrenti sul mercato.
La risposta di Qualcomm non si è fatta attendere: “Siamo stati informati che la Commissione Europea ha avviato una procedura di indagine contro Qualcomm relativa alla vendite di Qualcomm di chipset per dispositivi mobile” ha dichiarato un portavoce della multinazionale. “Questo passo consente agli investigatori di raccogliere ulteriori fatti, ma non rappresenta né l’espressione da parte della Commissione in merito della causa né un’accusa nei confronti della Società. Pur essendo contrariati su questa operazione, abbiamo collaborato e continueremo a collaborare con la Commissione, e continuiamo a ritenere che tutte le preoccupazioni siano prive di fondamento”.
I chipset in questione sono usati su vari smartphone e dispositivi 3G (UMTS) e 4G (LTE), inclusi iPad, iPhone e numerosi smartphone e tablet Android. Come sempre la Commissione Europea evidenzia che i due procedimenti non pregiudicano il risultato definitivo delle indagini in corso. Se sarà ritenuta colpevole, Qualcomm rischia una multa che potrebbe arrivare al 10% del fatturato annuale globale ed essere costretta a rivedere completamemte il proprio modello di business.