Con lo spostarsi della navigazione da desktop a mobile, anche il mercato dei browser subisce un ribaltamento delle quote da parte dei vari attori: Apple è il protagonista più avvantaggiato dalla transizione del browsing verso la mobilità, essendo al momento Safari il browser più utilizzato su mobile, con oltre il 60% delle quote.
Ovviamente la percentuale su mobile è molto ridotta rispetto a quella desktop, ma Inforworld ha voluto fare una proporzione fra le due diverse modalità, calcolando una media complessiva combinata delle quote di mercato. Safari, dunque, grazie alla sua netta dominanza su smartphone e tablet, conquisterebbe circa il 12.1% dell’intera torta della navigazione, avvicinando la cifra ai 17.7% di Firefox e 17.3 di Chrome.
Google è il secondo protagonista a beneficiare della transizione: con la sempre più intensa diffusione di Android e la disponibilità di Chrome anche su iOS, Google sta assumendo una sempre maggiore rilevanza sul mercato del browsing e presto potrebbe definitivamente superare Firefox, almeno secondo i dati di Netmarketshare.
Grandi sconfitti invece sarebbero proprio Firefox ma anche Internet Explorer, che nella navigazione mobile sono praticamente assenti (nel caso di Firefox) o di poca rilevanza (nel caso di Internet Explorer di Microsoft), dati che evidenziano nuovamente quanto Redmond stia faticando nella rincorsa alla mobilità e il rischio di Mozilla nel vedere in pochi anni vanificati tutti gli sforzi profusi per conquistare una posizione di rilievo.
Vale comunque la pena notare come le statistiche di Netmarketshare siano nettamente diverse da quelle su StatCounter, per cui Chrome è invece già ampiamente da considerare il primo browser in assoluto mentre Android risulta al comando nel browsing da mobile. Per StatCounter, insomma, il protagonista della navigazione da mobile non è Apple ma è Google, ma entrambi concordano sull’irrilevanza di Firefox e Internet Explorer sul mercato presidiato da smartphone e tablet il che in uno scenario futuro, ma non troppo, suona come un preoccupante campanello d’allarme per queste due realtà.