BCM47521 è il nome di un nuovo chip che Broadcom mostra al Mobile World Congress di Barcellona e che permette di localizzare l’utente senza consumare in modo eccessivo la batteria. Sfruttando un chip del genere è possibile ad esempio disabilitare una suoneria in automatico quando si entra in un determinato ufficio, inviare un messaggio automatico all’uscita da un edificio, identificare un negozio quando si è in prossimità dello stesso. Esistono già molte applicazioni che sfruttano questi meccanismi, ma finora queste sono state limitate dal consumo eccessivo della batteria che i meccanismi di localizzazione implicano. La verifica costante della posizione consuma centinaia di milliampere da batterie che, tipicamente, negli smartphone hanno un’autonomia già limitata per fattori estetici.
A detta di Broadcom BCM47521 riduce i consumi fino al 60% rispetto ad altre soluzioni e questo grazie all’integrazione di meccanismi di localizzazione all’interno del chip stesso, un meccanismo che in precedenza richiedeva il richiamo di funzioni del processore e della memoria. Il produttore fa sapere che il chip prevede due modalità, con due diversi livelli di precisione. Il geofencing in background sfrutta sistemi satellitari come il GPS o il servizio GLONASS, più che accurati per app che sfruttano il geofencing e con accuratezza inferiore a 50 metri; per le app che hanno bisogno di meccanismi di localizzazione più dettagliati, il BCM47521 integra una modalità ad alta precisione che si appoggia al WiFi e ai sensori inerziali degli smartphone. Sfruttando questi meccanismi è possibile ottenere informazioni ancora più dettagliate sulla localizzazione e sul punto verso il quale si sta andando. Quest’ultimo meccanismo, però, rende necessario il ricorso a funzioni che sfruttano processore e memoria del dispositivo. Gli smartphone con integrato il BCM47521 dovrebbero arrivare sul mercato entro il secondo trimestre di quest’anno.
[A cura di Mauro Notarianni]