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Non è una novità che Apple punti alla tecnologia ad induzione per ricaricare le batterie dei dispositivi di futura generazione, ma un passo avanti in questo senso è ora documentato nel nuovo brevetto approvato dall’USPTO. La multinazionale di Cupertino avrebbe infatti trovato una soluzione che farebbe uso dei ferrofluidi per ridurre o annullare del tutto la dispersione di energia tipica degli attuali sistemi a induzione.
Grazie a questo particolare liquido che si polarizza fortemente in presenza di un campo magnetico, il sistema sarebbe in grado di migliorare la trasmissione di energia tra le due parti garantendo una ricarica relativamente veloce e affidabile. Nello specifico, Apple avrebbe trovato il modo di bypassare i problemi legati al corretto posizionamento dei dispositivi al di sopra delle piastre di ricarica.
I ferrofluidi – si legge su Wikipedia – sono composti di particelle ferromagnetiche sospese in un veicolo fluido, molto spesso un solvente organico oppure acqua. Sostanzialmente quindi le particelle sono in grado di muoversi liberamente all’interno del liquido e, soprattutto, possono magnetizzarsi nel momento in cui vengono esposte a un campo magnetico.
Così facendo, di fatto si elimina il problema del disallineamento tra le due parti garantendo una migliore trasmissione dell’energia, per una conseguente ricarica più rapida e più efficiente.