Da anni Cupertino deposita brevetti per tecnologie relative ai pannelli solari e al loro possibile impiego nei notebook e dispositivi portatili: un nuovo brevetto Apple rappresenta un ulteriore passo in questa direzione proponendo l’integrazione di pannelli solari direttamente all’interno degli schermi touch.
Nelle immagini incluse nel brevetto, riportato da AppleInsider, gli ingegneri di Cupertino illustrano i vari strati che compongono uno schermo touch con pannelli solari integrati, una soluzione che ridurrebbe al minimo gli ingombri e permetterebbe l’integrazione anche in dispositivi compatti, come iPad e iPhone. Oltre agli schermi tradizionali il brevetto descrive anche la possibilità di integrare pannelli solari negli schermi flessibili.
Tra le varie ipotesi illustrate nel brevetto il pannello solare può essere integrato rivolto verso l’utente, per raccogliere la luce che proviene dall’esterno ma anche in una versione con pannelli solari rivolti all’interno del dispositivo. In quest’ultimo caso Apple prevede l’impiego di riflettori e specchi per portare la luce dall’esterno all’interno del dispositivo oppure l’utilizzo di fibra ottica.
Le tecnologie fin qui descritte sono state incluse con un aggiornamento del 10 maggio di quest’anno effettuato su un precedente brevetto di Apple che risale al 2008. Ricordiamo che da anni Cupertino deposita brevetti e tecnologie relative ai pannelli solari, come per esempio per l’impiego nei MacBook, per alimentare diversi dispositivi con pannelli esterni e altri ancora.
Notiamo infine che l’idea di integrare i pannelli solari direttamente all’interno degli schermi touch non è nuova: alcune startup hanno già realizzato pannelli solari sufficientemente trasparenti da poter essere integrati nei display. Una delle prime applicazioni di questa tecnologia è già stata implementata in Tag Heuer Meridiist Infinite, il super smartphone Android da 7.000 dollari. La limitata superficie degli schermi degli smartphone non permette di integrare pannelli solari ampi: la ricarica completa da zero non è ancora possibile: l’energia generato con la luce serve per mantenere in stanby lo smartphone con consumi energetici quasi a zero.