I problemi di Google sul fronte brevetti sembrano mettersi sempre peggio con il passare dei giorni. Oltre alla pressione di Apple e Microsoft, Google deve affrontare una causa ben più pericolosa contro Oracle, che non mina semplicemente alcune funzioni di determinati dispositivi realizzati con Android, ma coinvolge l’intera architettura del sistema operativo mobile di Mountain View.
Oracle infatti sostiene che Google non ha pagato le licenze per l’utilizzo di Java, linguaggio di programmazione su cui si fonda l’intera architettura di Android e per le quali Sun (acquisita da Oracle) detiene i diritti. Il processo che vede le due parti coinvolte, però, ora sta volgendo in favore di Oracle grazie a due email di Google risalenti ad alcuni anni fa.
La prima email risale al 2005, quando Android era in fase di sviluppo. Firmata da Andy Rubin stesso riportava: “se Sun non vuole lavorare con noi, abbiamo due opzioni: 1) Abbandonare il nostro lavoro e adottare MSFT CLR VM e linguaggio C # – o – 2) Proseguire comunque con Java e difendere la nostra decisione, magari facendoci i nemici lungo la strada.”
Le seconda, più recente, conosciuta come “bozza Lindholm”, scritta nel 2010 da un dipendente Google (e precedente dipendente di Sun) reciterebbe: “Quello che ci è stato chiesto di fare (da [i fondatori di Google] Larry [Page] e Sergey [Brin]) è indagare quali alternative tecniche idonee a Java esistano per Android e Chrome. Ne abbiamo analizzato un gruppo ma pensiamo che facciano tutte schifo. Concludiamo che abbiamo bisogno di negoziare una licenza per Java sotto i termini per i quali ne abbiamo bisogno.”
Le due email mettono Google in una posizione molto rischiosa perché sottintendono non solo che Andy Rubin fosse al corrente fin dall’inizio del fatto che Android richiedesse una licenza per Java, ma anche che, anche recentemente, tale necessità fosse ancora attuale ed evidente. Quindi Google avrebbe violato volontariamente i brevetti di Oracle.
La coscienza della violazione di Google sui brevetti Java potrebbe quindi portare a conseguenze negative per Android nei confronti delle altre causei che il sistema operativo di Mountain View sta affrontando contro Apple e Microsoft.
Google rischia quindi di doverci mettere una pezza a livello economico, risarcendo Oracle e iniziando a pagare le licenze per le tecnologie in uso su Android, non potendo forse così più permettersi di regalare Android ai produttori ma essendo costretto a licenziarlo a sua volta, cosa che annullerebbe uno dei grossi vantaggi nei confronti che Android ha sempre avuto sui sistemi operativi rivali.