Bozoma Saint John, responsabile marketing di Apple Music, risponde ad alcune critiche al servizio della Mela lanciato a giugno dello scorso anno. La prima versione dell’app e del servizio di streaming musicale, ha ottenuto critiche discordanti; com’è normale che sia, sono state elogiate alcune funzioni, altre criticate. Come prendere le critiche? “Penso siano un motivatore”, ha dichiarato la Saint John in un’intervista per Fast Company; “fanno venire voglia di pensare a soluzioni sempre migliori”.
A quanto pare di capire la nuova versione del servizio, che arriverà con iOS 10, prevede meccanismi di funzionamento ancora più semplici, comodi sia per l’utente alle prime armi, sia per il “navigato” consumatore di musica digitale. La marketing chief di Apple difende il meccanismo usato da Apple (la cura dei contenuti è affidata a talenti esperti di musica che creano playlist tenendo conto delle preferenze degli utenti), rispetto a quello usato da Spotify (che sfrutta degli algoritmi ad hoc).
“La cura dei contenuti affidata agli uomini è importante perché consente di individuare emozioni e sentire la musica, qualcosa che è profondamente emozionante. Ti fa sentire felice, ti aiuta quando ti senti triste, ti dà la carica, ti tranquillizza. Vuoi che continui? Potrei continuare a predicare. Penso sia qualcosa di profondamente emozionale e come tale bisogna trattarla”.
Alla richiesta del perché non si è fatta notare prima dell’ultima WWDC di giugno, risponde che era passato troppo poco tempo (“Beh, caro, è solo il secondo anno”) facendo capire che quanto visto in termini di servizi è solo l’inizio di molte cose. Alla domanda sulla politica di Apple in merito alla diversità globale e all’inclusione, risponde: “Trovo questa domanda sempre divertente: non ho avuto altre esperienze” spiegando che l’esperienza che conta, il lavoro che si fa, l’impegno e la passione”. Confrontarsi con altri, non l’avrebbe portata da nessuna parte.