La possibilità del famigerato bottone Non Mi Piace su Facebook è stata discussa parecchie volte ma il social network ha sempre ritenuto fuori luogo la possibilità di inserire questa alternativa al ben conosciuto Mi Piace perché giudicato troppo complesso. A rivelarlo è Bret Taylor, ex CTO di Facebook ora CEO di Quip e diretto creatore del tasto Mi Piace. Secondo quanto dichiarato da Taylor a TechRadar, l’azienda ha sempre rifiutato l’introduzione del bottone Non Mi Piace perché fondamentalmente inopportuno: “per quanto riguarda il bottone non mi piace, la ragione principale per cui non è stato introdotto è che, nel contesto della rete sociale, la negatività di quel pulsante ha un sacco di conseguenze nefaste”.
Non tutti ovviamente la pensano allo stesso modo, tanto che per esempio YouTube – ma non solo – dispone da sempre di un bottone Non Mi Piace con cui gli utenti possono esprimere la loro disapprovazione. In origine Facebook decise di introdurre il tasto mi piace semplicemente per permettere agli utenti di esprimere approvazione in maniera immediata, evitando così una pioggia di commenti poco significativi da parte degli utenti, come “wow”, “bello” o “fico”. Chi non ha nulla da dire ma in un certo senso approva ciò che vede o legge, può cliccare Mi Piace. Ma nel caso del bottone Non Mi piace, le cose sarebbero diverse, dice Taylor: “Ho la sensazione che se ci dovesse essere un bottone Non Mi Piace si finirebbe con aspetti sociali molto negativi legati ad esso. Se si vuole esprimere “dispiacere” per qualcosa, probabilmente si dovrebbe scrivere un commento, perché esiste probabilmente una parola per ciò che si vuole dire”.
Inoltre – e forse si tratta oggi come oggi di una delle motivazioni principali – il bottone Non Mi Piace non avrebbe grande utilità per gli inserzionisti e potrebbe trasformarsi anche in un’arma a doppio taglio.