Per Google, iPhone e la sua interfaccia non sono più da prendere come esempio. Lo rivela Matias Duarte che, intervistato da Wired, dice la sua sullo stato attuale del design e delle interfacce utente, indicando che potremmo essere vicini a una nuova rivoluzione in arrivo, senza ovviamente descriverla od offrire qualche indizio.
Per Duarte iPhone “Ha cristallizzato un sacco di altre cose che erano quasi stagionate anche a quel punto”: secondo il responsabile del design di Google l’industria allora aveva già sotto mano tutti gli elementi e le idee di come avrebbe dovuto essere l’interfaccia utente e ad Apple spetta il merito e il primato di essere stata la prima ad aver confezionato tutto in un unico dispositivo.
Duarte riconosce la rivoluzione apportata dal primo iPhone ma ora, a distanza di anni, critica lo stato attuale delle cose, a partire dalla combinazione di icone e touch “Come le righe di icone che non scalano molto bene. Questa idea di una piccola griglia che si gestisce manualmente inizia a essere pesante e gravosa”. Così Duarte spiega che è semplice che le cose si cristalizzino in una determinata forma e metodo, non sempre ottimali, tanto che poi risultano difficili da superare, infine dichiara anche che gli smartphone in generale ormai iniziano a mostrare la loro età.
Le riflessioni di Matias Duarte risultano interessanti sotto più punti di vista. Il responsabile del design di Google non lo dichiara apertamente ma è stato proprio il primo rivoluzionario iPhone ad essere preso come modello da Google per creare Android, inizialmente progettato per essere molto più simile al sistema operativo BlackBerry di quegli anni.
In secondo luogo Duarte indica più volte i presunti limiti delle interfacce di iPhone e degli altri smartphone attuali, opinione che non sembra coincidere con quella di numerosi utenti ma soprattutto fino ad ora nessuno è riuscito a proporre una interfaccia migliore dell’originale mix di icone, touch e gesture che ha sconvolto l’elettronica di consumo con iPhone del 2007.