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Bose QuietComfort Earbuds 2nd Gen, proviamo gli auricolari che sfidano gli AirPods 4

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Chi si ricorda i QuietComfort Earbuds? Sono stati i primi auricolari full wireless con cancellazione attiva del rumore (ANC) di Bose, vennero lanciati nel 2020 (e noi li abbiamo prontamente recensiti).

Sono poi stati sostituiti da una seconda versione (provata anche questa) e infine dal modello Ultra. In tutti i casi si trattava di prodotti di fascia decisamente alta, costosi ma con una straordinaria efficienza nella soppressione del rumore.

Ora Bose, in un mercato dove il true wireless è molto comune e gli auricolari ANC altrettanto, rilancia con una proposta pensata per chi cerca un’esperienza audio di ottimo livello ma a un prezzo più contenuto. Ecco quindi i QuietComfort Earbuds (2nd Gen), una delle ultime novità audio Bose (in vendita anche su Amazon), assieme al Soundlink Flex di seconda generazione (provato qui).

Anche se portano lo stesso nome del primo modello, il loro posizionamento sul mercato è completamente diverso. Si tratta di auricolari che si affiancano e non sostituiscono i più costosi e completi QuietComfort Ultra ma che puntano a portare la tecnologia ANC di Bose a un pubblico più ampio sfidando rivali difficili e di grande visibilità come gli AirPods 4 ANC.

Presentati a un prezzo competitivo per un marchio come Bose, che in occasione di giornate di sconti lo diventa anche di più, i QuietComfort Earbuds hanno differenze strutturali e funzionali importanti rispetto agli AirPods. In particolare non sono integrati nel sistema operativo Apple.

Per quanto riguarda il mondo Android sono invece perfettamente in linea con tutta la concorrenza nella stessa fascia di prezzo, ad esempio i Sennheiser Momentum True Wireless 3 o i Sony WF-1000XM5.

Li abbiamo provati per capire a chi si rivolgono e fino a che punto riescano a combinare la tipica qualità Bose in ambito ANC con una buona resa musicale a un prezzo più accessibile.

Design e costruzione

I nuovi QuietComfort Earbuds si presentano come auricolari di ottima qualità costruttiva: solidi, con una bella finitura opaca e il classico sistema di aggancio con alette per renderli stabili nell’orecchio anche durante l’attività fisica.

Sono anche grandi. Nulla di simile ai primi QuietComfort Earbuds che erano giganteschi, ma certamente più grandi della media degli auricolari di questa fascia. Le dimensioni generose permettono a Bose di integrare un sistema ANC efficace, senza spingere troppo sulla miniaturizzazione (e quindi sul prezzo).

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Gli auricolari Bose QuietComfort Earbuds 2nd Gen, non sono piccolissimi

Le dimensioni sono però un dettaglio ininfluente per alcuni altri aspetti e quindi da tenere in considerazione. La grandezza e il peso incidono, infatti, sulla comodità e sulla stabilità e così accade per la particolare forma delle alette che sono piccole e anche morbide.

I QuietComfort Earbuds sporgono più dei concorrenti dall’orecchio e possono risultare non troppo stabili e anche non troppo comodi per lunghe sessioni. In un uso quotidiano la forma e l’ergonomia non sono un problema, ma rend questi auricolati poco adatti se li si vuole usare per sport come la mountain bike o la corsa.

La certificazione IPX4 garantisce protezione contro spruzzi d’acqua e sudore, una garanzia in un uso in palestra. Va però detto che la custodia non è protetta allo stesso modo.

A proposito della custodia, anche lei piuttosto ingombrante, non convince del tutto: i materiali, specie il coperchio, danno l’impressione di essere “plasticosi” e di qualità non paragonabile con quella degli auricolari stessi.

Come funzionano

Abbiamo detto che i QuietComfort Earbuds sono auricolari full wireless. Dal punto di vista del funzionamento operano come questo tipo di accessori. Dopo l’abbinamento Bluetooth (versione 5.3) si controllano mediante le piccole piattaforme touch.

I comandi funzionano bene e risultano reattivi. Di default, con un tocco singolo si mette in pausa o si riprende la riproduzione, con un doppio tocco si passa alla traccia successiva, mentre con un triplo tocco si torna a quella precedente. La pressione prolungata su uno dei due auricolari permette di cambiare modalità di cancellazione del rumore, passando tra “Quiet” (ANC attivo), “Aware” (modalità trasparenza) e ANC disattivato.

Anche il controllo del volume è integrato: un doppio tocco prolungato sull’auricolare destro alza il volume, mentre lo stesso gesto sull’auricolare sinistro lo abbassa. Tutti questi comandi possono essere personalizzati tramite l’app dedicata, che offre un buon livello di flessibilità.

Abbiamo notato un dettaglio da tenere in considerazione: sebbene si spengano quando vengono rimossi, restano connessi via Bluetooth, impedendo la riproduzione attraverso lo speaker dell’iPhone, finché non vengono riposti nella custodia e chiuso il coperchio. Si tratta di un piccola scomodità, che abbiamo sperimentato anche con alcuni auricolari Jabra, di cui si deve tenere conto.

Gli auricolari Bose, supportano i codec AAC e SBC, ma non aptX o LDAC: un’assenza che si fa sentire solo su Android, mentre per l’ecosistema Apple che non supporta questi ultimi due CODEC non è un problema.

Una novità interessante è l’app dedicata, chiamata Bose QCE: completamente separata dall’app Bose standard, funziona solo con questi auricolari e offre una personalizzazione davvero profonda. Ne parliamo meglio più sotto.

La cancellazione del rumore

La cancellazione attiva del rumore (ANC) è il vero punto di forza di questi auricolari Bose. Bose con i QuietComfort Earbuds dimostra se ce ne fosse bisogno che sa come si costruiscono auricolari ANC di qualità.

Il traffico cittadino, il brusio di un bar o il vociare in ufficio vengono efficacemente silenziati. Anche i suoni più acuti sono smorzati grazie alla forma che entra nel cavo auricolare che genera un discreto isolamento passivo.

Nel campo della soppressione del rumore raggiungono il livello degli AirPods Pro né tantomeno quello dei QuietComfort Earbuds Ultra, ma superano senza problemi gli AirPods 4 ANC, con il loro complicato (da gestire) design che li priva dei gommini, offrendo un risultato eccellente nella maggior parte dei contesti.

Il peggior limite  dei QuietComfort Earbuds nel campo della soppressione del rumore è la rigidità. Non esiste alcun sistema adattivo, non c’è neppure la possibilità di regolare l’intensità dell’ANC presente anche in concorrenti di livello inferiore: si può solo attivare o disattivare.

Buona ma non perfetta la modalità trasparenza. Suona naturale ma filtra le alte frequenze e presenta un leggero fruscio di fondo. Non si può dire, come succede con gli Airpods, che non pare di indossare un paio di auricolari quando la si attiva, ma sappiamo che in questo ambito Apple mantiene ancora un vantaggio e una leadership che non è tale solo nei confronti di questi auricolari di Bose ma anche rispetto a tutta la concorrenza.

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Bose QuietComfort Earbuds 2nd Gen, proviamo gli auricolari che sfidano gli AirPods 4

Qualità audio

Come suonano i Bose QuietComfort Earbuds? Detto in poche parole, la qualità audio dei Bose QuietComfort Earbuds è buona.

Suono e timbro

Se vogliamo scendere di più nel dettaglio, possiamo dire di base il timbro è quello tipico di Bose: suono morbido, corposo, con bassi e mediobassi in evidenza ma senza diventare invadenti.

Performance su tracce complesse

Se la cavano decisamente bene anche su tracce complesse dal punto di vista armonico, nel nostro classico banco di prova per questo ambito: Cajun Interlude di Adrian Legg, River and Sticks degli Oakhurst, Take Five del Dave Brubeck Quartet o Chan Chan del Buena Vista Social Club.

In questi brani, dove si intrecciano strumenti acustici e ritmi stratificati, i QuietComfort riescono a mantenere una buona separazione tra le varie componenti sonore, con una buona definizione sulla voce umana.

Riproduzione della voce

E a proposito di voce: viene riprodotta con calore e pienezza, anche se con una tendenza a smussare le frequenze più brillanti. Non sono brani come Hunger di Florence Welch o Beep Beep Song di Simone White, ad essere maggiormente valorizzati, ma tracce come No Church in the Wild di Jay-Z e Kanye West.

Sub-Bassi e Podcast

Pur non essendo pensati per eccellere  nei sub-bassi — che si percepiscono più con il corpo che con le orecchie — brani come Ain’t Hard to Tell di Nas, Silent Shout dei The Knife o Metronomic Underground degli Stereolab non sono del tutto deludenti. Pur un po’ asciutti proprio su queste frequenze, specie se si spinge verso l’alto il volume, gli auricolari Bose danno discreti risultati.

Piuttosto sono i medi a pagare dazio: effetto della classica risposta in frequenza ad “U” disegnata per piacere.

Ottima resa nei podcast. Le voci sono calde e dettagliate, ricche, avvolgenti e naturali, proprio grazie a un bilanciamento timbrico che favorisce le frequenze medio-basse senza affaticare l’ascolto.

In sostanza i QuietComfort Earbuds pur restando fedeli alla tradizione Bose (suono è caldo, con una chiara predilezione per le tonalità più scure), risultano buoni un po’ per tutta la musica grazie ad una resa musicale che pur adatta a chi cerca coinvolgimento più che analiticità, dà luogo ad un sound pieno, rotondo, ben costruito per generi come il pop, hip-hop, acustica, elettronica e jazz. 

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L’originale interfaccia dell’equalizzatore e la schermata principale di Bose QCE l’app per i Bose QuietComfort 2nd edition

L’applicazione Bose QCE

Questa volta vale la pena spendere due parole in più sull’app. Bose QCE è una novità assoluta: si scarica da qui (versione Android) e funziona solo con i QuietComfort Earbuds (2024) e non è compatibile con altri prodotti del marchio. Almeno per ora.

L’interfaccia è più completa e ricca di opzioni rispetto ad altre app Bose: si possono regolare controlli touch, comandi vocali, modalità audio e connessioni multipoint. C’è anche un equalizzatore a cinque bande (low, low mid, mid, high mid e high), con preset già pronti per chi non vuole smanettare. Da notare la grafica innovativa dell’equalizzatore.

Interessante la modalità audio a bassa latenza per video e giochi che si può attivare a comando, e la funzione Battery Prediction che stima quanta autonomia resta, sia per la musica che per le chiamate telefoniche, in base all’uso che si sta facendo degli auricolari in quel momento.

C’è anche un originale opzione per selezionare una gesture sugli auricolari per scattare un selfie.

In futuro dovrebbe arrivare anche Bose Immersive Audio, una sorta di audio spaziale proprietario, ma per ora non è disponibile.

Autonomia

La batteria, che si ricarica via USB-C o via wireless, è una delle sorprese più piacevoli: Bose dichiara 8,5 ore di autonomia con una singola carica, ma nei nostri test con un ascolto a volume medio  ANC attivato, abbiamo registrato 10 ore e 20 minuti. Un risultato eccellente, considerando che gli AirPods 4 ANC si fermano a circa 5 ore. Qui il merito è sicuramente delle dimensioni che consentono di integrare una batteria a maggior capacità e anche probabilmente del sistema di ottimizzazione della riduzione del rumore su cui Bose ha esperienza lunghissima.

Con custodia si dovrebbe arrivare a tre cariche complete, siamo nella media della concorrenza ma se consideriamo le dieci e più ore del nostro test, si arriva a 40 ore di musica sfruttando la custodia. Non male davvero…

Conclusioni e valutazione finale

In sintesi, i Bose QuietComfort Earbuds 2nd Gen si confermano tra i migliori auricolari true wireless sotto i 200 euro nel 2024. Sono particolarmente indicati per chi ascolta musica e podcast, e cerca una cancellazione del rumore davvero efficace senza salire di prezzo.

La tecnologia ANC è tra le più potenti nella fascia media, il suono è caldo e coinvolgente, adatto a molti generi musicali, e la durata della batteria è eccellente, con oltre 10 ore reali di utilizzo. In più, l’arrivo della nuova app aggiunge un livello di controllo e personalizzazione che mancava nei precedenti modelli Bose.

Naturalmente, ci sono dei compromessi: il design è più ingombrante della media, la custodia non è rifinita con la stessa cura degli auricolari e la stabilità non è ideale per l’attività sportiva più intensa.

Ma nel complesso, se cercate versatilità, buona resa sonora, ottima autonomia e una ANC superiore alla media, sarà davvero difficile trovare un prodotto più completo in questa fascia di prezzo.

A meno che tu non siate tra gli irriducibili dell’ecosistema Apple: in quel caso, gli AirPods 4 ANC restano ancora la scelta più integrata e pratica.

Pregi e difetti

Pregi

  • ANC eccellente, sopra la media
  • Suono caldo e coinvolgente
  • Ottima autonomia (oltre 10 ore reali)

Difetti

  • Meno stabili e comodi dei concorrenti
  • Custodia ingombrante di aspetto economico
  • ANC non regolabile né adattivo

Prezzo e disponibilità

Gli auricolari QuietComfort Earbuds 2nd Gen sono in vendita su Bose, nei negozi e anche su Amazon. Hanno un prezzo di 199,99 € ma Amazon li vende spesso scontati a cifre di qualche decina di euro più basse.

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