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Bosch pensa a uno “scudo digitale” per mettere in comunicazione moto e auto

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La domanda dei veicoli a due ruote è costantemente in crescita sia come opzione di trasporto per i mercati di massa emergenti sia come elemento della mobilità multimodale nelle metropoli. Si prevede che entro il 2021 la produzione mondiale di veicoli a due ruote raggiungerà circa 160 milioni di unità di oltre il 30% rispetto ad oggi. In questo contesto, la vendita di prodotti per le due ruote risulta strategica. La business unit Two-Wheeler & Powersports di Bosch, con sede a Yokohama, Giappone, ha registrato un incremento del fatturato di oltre il 20% rispetto al 2016, una crescita doppia rispetto al mercato. Entro il 2020, l’azienda punta a raggiungere un fatturato di un miliardo di euro grazie alle tecnologie per motocicli. L’azienda offre sistemi di assistenza, soluzioni connesse e moderni sistemi di propulsione ed elettrificazione per i veicoli a due ruote e powersport.

Tra gli obiettivi del produttore, eliminare gli incidenti e la sicurezza dei veicoli a due ruote, iniziando proprio dalla e-bike con un sistema frenante antibloccaggio. Questo sistema regola rapidamente la forza di frenata sulla ruota anteriore e il limitatore di sollevamento della ruota posteriore riducendo la probabilità di ribaltarsi. Secondo una ricerca svolta dal produttore, circa un quarto degli incidenti che coinvolgono biciclette potrebbe essere evitato se fossero tutte dotate del sistema ABS. Bosch ha introdotto sul mercato sistemi di assistenza per le moto, come l’ABS, il MSC (Motorcycle Stability Control) e il Side View Assist. Le possibilità per sviluppare tecnologie innovative per una guida più sicura non sono assolutamente esaurite: “La nostra visione del futuro è utilizzare la connettività per prevenire gli incidenti” ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Robert Bosch GmbH.. “Le tecnologie per la guida autonoma e connessa stanno facendo avanzare lo sviluppo delle auto a un ritmo incredibile; se le motociclette vorranno superare le sfide legate alla mobilità del futuro, dovranno avere accesso alla stessa tecnologia”.

Bosch sta progettando sistemi in grado di connettere i motociclisti con altri veicoli, con le infrastrutture e con tutti gli altri utenti della strada; uno di questi è lo scudo digitale, che permette alle moto e alle auto di scambiare informazioni fra di loro. Molto prima che i guidatori notino la presenza di una moto, questa tecnologia li informa che se ne sta avvicinando una, consentendo di adottare preventivamente una strategia di guida adeguata. Un’altra soluzione che offre connessione e sicurezza è l’orizzonte connesso: i motociclisti possono “guardare” dietro la curva successiva ed essere avvisati in anticipo dei possibili pericoli. Entro il 2025, il 70% delle motociclette di nuova immatricolazione di tutto il mondo sarà connesso.

Auto e moto

Non è soltanto la connettività a continuare ad accelerare il passo, ma anche l’elettromobilità. Si prevede che nei prossimi anni il mercato dei veicoli elettrici leggeri come gli eScooter crescerà di circa il 40%. Dagli studi effettuati emerge che entro il 2020 saranno circa 100 milioni i veicoli di questo tipo prodotti in tutto il mondo. “L’elettromobilità si affermerà molto più rapidamente nei mezzi di piccole dimensioni. Per i veicoli elettrici leggeri si prospetta un futuro brillante in tutto il mondo” ha dichiarato Hoheisel. Il produttore ha sviluppato sistemi di propulsione scalabili che consentono l’elettrificazione dei veicoli leggeri su quattro, tre o due ruote, quali l’eSchwalbe di Govecs o l’eScooter di AIMA. I sistemi comprendono motore, centralina, batteria, caricabatteria, display (HMI) e unità di connessione, oltre a un’App interattiva che connette lo smartphone del guidatore con il veicolo. Le soluzioni di elettrificazione dei sistemi di propulsione sono scalabili in tutte le classi di potenza tra 0,25 e 20 kW. Le case produttrici di veicoli possono contare su un sistema completo che può essere integrato in breve tempo, e quindi anche con un impegno in più nello sviluppo. In questo modo si riducono la complessità, le varianti e il costo – per i costruttori e di conseguenza per chiunque voglia guidare in città con l’alimentazione elettrica. Un altro vantaggio è che i veicoli di piccole dimensioni non solo riducono le emissioni, ma anche l’inquinamento acustico.

Bosch afferma di stare intensificando gli sforzi legati all’elettromobilità, ma allo stesso tempo continua a migliorare ulteriormente il motore a combustione con soluzioni di controllo motore elettroniche. In questo modo i veicoli a due ruote e powersport possono rispettare le normative Euro 5 e BS 6 (Bharat Stage) riducendo le emissioni di CO2 senza ridurre le prestazioni.

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