La “swarm intelligence” basata su cloud aiuta le batterie a mantenere le proprie prestazioni più a lungo. Il fornitore di servizi di mobilità cinese DiDi è la prima azienda che utilizza i servizi di Bosch per le batterie.
Lo stress fa invecchiare le batterie più velocemente. Quello che i genetisti hanno dimostrato molto tempo fa essere valido per il corpo umano, vale anche per le celle delle batterie dei veicoli elettrici. Più le batterie invecchiano, più diminuiscono prestazioni, capacità e autonomia del veicolo.
Per fare in modo che le batterie durino di più, Bosch sta sviluppando nuovi servizi cloud che si affiancano ai singoli sistemi di gestione della batteria dei veicoli. Le funzioni smart del software nel cloud analizzano continuamente lo stato della batteria e agiscono di conseguenza per rallentare l’invecchiamento delle celle. Questi interventi possono ridurre l’usura della batteria, il componente più costoso di un veicolo elettrico, fino addirittura al 20%. In questo caso, i dati in tempo reale raccolti dal veicolo e dall’ambiente circostante svolgono un ruolo chiave. I servizi cloud utilizzano questi dati per ottimizzare ogni singola ricarica e per fornire ai guidatori, mediante il quadro strumenti, consigli di guida personalizzati su come conservare la potenza della batteria. Bosch ha chiamato questo nuovo servizio “Batteria nel cloud” e il primo cliente è DiDi, fornitore leader cinese di servizi di mobilità. L’azienda (nella quale ha investito anche Apple) sta equipaggiando un parco auto pilota con i servizi di Bosch per le batterie nella città di Xiamen.
Secondo gli esperti, la durata media delle attuali batterie agli ioni di litio è pari a 8-10 anni o 500-1.000 cicli di carica. Solitamente, i produttori di batterie garantiscono un chilometraggio compreso tra 100.000 e 160.000 chilometri. Ma la rapidità di ricarica, il numero elevato di cicli di ricarica, lo stile di guida eccessivamente sportivo e temperature estremamente alte o basse sono tutte fonti di stress, che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento delle batterie. I servizi basati su cloud sono ideati per riconoscere e contrastare queste cause di deterioramento. Tutti i dati rilevanti per la batteria, come ad esempio temperatura ambiente attuale e abitudini di ricarica, vengono trasmessi in tempo reale al cloud, dove vengono valutati da algoritmi di apprendimento automatico. Con questi servizi, Bosch non solo offre la possibilità di essere sempre a conoscenza dello stato attuale della batteria, ma per la prima volta consente di effettuare una previsione affidabile della durata residua e delle prestazioni della batteria stessa. Prima d’ora non era possibile prevedere con precisione quanto velocemente si sarebbe usurata la batteria di un veicolo elettrico.
Un’altra peculiarità delle funzioni del software smart è l’uso che fanno del principio di swarm: gli algoritmi utilizzati per l’analisi valutano i dati raccolti da un intero parco veicoli, non solo da singoli veicoli. La swarm intelligence è la chiave per identificare con maggior velocità più fattori di stress per le batterie dei veicoli.
Finora, nei veicoli elettrici sono stati programmati diversi processi di ricarica. In futuro Bosch afferma di volere offrire ai produttori di auto strategie di ricarica innovative che completeranno i processi già disponibili. Per esempio, quando i guidatori vogliono ricaricare le batterie più velocemente, un processo di ricarica rapida riduce automaticamente il tempo necessario senza danneggiare la batteria. Un’altra strategia ottimizza il processo di ricarica standard, che può durare diverse ore ed è pensato per chi non ha fretta. Questo processo è particolarmente delicato sulla batteria e ne migliora la capacità e la durata.
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