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BootCamp: la beta scadrà  il 31 Dicembre ma si potrà  continuare ad usarla

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Con un messaggio email in inglese che vi riportiamo qui di seguito,
“Dear Boot Camp enthusiast:
We hope you’ve enjoyed the opportunity to preview an exciting new feature of Mac OS X Leopard.
With the introduction of Leopard, the Boot Camp Beta program has ended. The Boot Camp Beta software will expire on December 31, and Apple won’t offer further updates of Boot Camp Beta for Mac OS X Tiger.
If you’d like to continue using Boot Camp, Apple invites you to upgrade to Mac OS X Leopard. Learn more. Thank you for your participation in the Boot Camp Beta program.”,
Apple comunica agli utenti di Bootcamp per Tiger che il software scadrà  il 31 Dicembre e non saranno rilasciati ulteriori aggiornamenti.

La mossa era prevista e preannuciata sia da dichiarazioni di Apple nelle settimane scorse sia dal contratto di licenza (beta) che gli utenti accettavano al momento dell’installazione ma che accadrà  a chi ha acquistato un Mac e lo fa partire da Windows direttamente dal Boot e non vuole aggiornarsi alla versione definitiva di BootCamp (la 2.0) disponibile con Leopard?

Le soluzioni sono due: la prima, “obbligata”, consiste nel non installare eventuali aggiornamenti di Mac OS X 10.4 (attualmente giunto alla versione 10.4.11 senza problemi per il software di compatibilità ) o eventuali patch di Windows senza avere primo verificato attraverso l’esperienza di altri utenti gli eventuali malfuzionamenti con la versione beta di BootCamp. Ovviamente non sarà  più possibile creare nuove partizioni o gestire le stesse con BootCamp assistant sul lato Mac.

La seconda soluzione è quella di utilizzare un programma di virtualizzazione come Parallels o Fusion Vmware, fargli riconoscere la partizione e far girare la parte Windows come macchina virtuale: questa opzione ovviamente dimuisce le prestazioni della macchina (e pure la compatibilità  con qualche periferica) ma vista la crescente stabilità  ed efficienza delle due soluzioni potrebbe essere un sistema ancora più sicuro (lasciando ad esempio gran parte dell’accesso al web alle applicazioni Mac) e comodo del boot diretto da Windows.

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