Prima ancora che la nuova Creative Cloud fosse rilasciata Adobe ha registrato un record di nuovi abbonati a pagamento: ben 221mila nel trimestre corrente che finisce a giugno. La formula in abbonamento, in sostituzione della tradizionale vendita di pacchetti software con licenza, sta riscuotendo successo e Adobe prevede un numero superiore di nuovi abbonati per il terzo trimestre. Ricordiamo che tutte le numerose novità di Creative Cloud, che include le versioni aggiornate pronte per il funzionamento via Internet di Photoshop CC, InDesign CC, illustrator CC, Premiere Pro CC, After Effects CC e molti altri software ancora sono state presentate da Adobe in occasione dell’Adobe Max 2013 e poi rese ufficialmente disponibili agli utenti a partire da ieri.
Così da ricavi attesi di 975 milioni di dollari e profitti per azione di 29 centesimi, Adobe ha rivisto verso l’alto entrambe le stime: per il trimestre corrente sono ora previsti ricavi per 1,03 miliardi di dollari e profitti per azione di 35 centesimi. Si tratta di risultati in linea con le previsioni degli analisti che indicano per Adobe profitti di 35 centesimi per azione e ricavi solo leggermente inferiori pari a 1,01 miliardi di dollari. A seguito delle notizie circa l’aumento degli abbonati e della revisione verso l’alto dei risultati il titolo ADBE ha registrato un aumento del 4,4% nelle quotazioni nell’aster market di ieri.
Nonostante lo storico passaggio dal modello di vendita software su licenza a quello cloud con abbonamento, Adobe è riuscita ad ottenere risultati in linea con le previsioni degli analisti anche per il trimestre corrente. I ricavi sono diminuiti del 10% a 1,01 miliardi di dollari mentre i profitti per azione sono stati di 36 centesimi. La flessione dei ricavi è dovuta proprio al cambio di modello in quanto i pagamenti totali delle singole licenze vengono sempre più sostituiti con pagamenti mensili su abbonamento.