Bolt non è ancora disponibile in tutti i mercati che già si profilano possibili guai per la nuova applicazione di Instagram. I problemi nascono da Bolt, non l’applicazione di Instagram, ma l’app omonima dedicata alle chiamate da smartphone via VoIP, software già da tempo presente su android ed in arrivo anche su iOS. L’applicazione non è così un concorrente della nuova app di Instagram, offre infatti un servizio simile a Skype, concentrato sulle chiamate vocali su rete Voip.
La scelta del nome “Bolt” da parte di Instagram ha però indispettito Andrew Benton, il CEO di Bolt, che ha scritto un post sul blog ufficiale della sua azienda chiedendo ad Instagram di riconsiderare l’uso di questo nome e di scegliere qualche altra alternativa a quello che ritiene il nome della sua applicazione.
“Abbiamo utilizzato il nome Bolt nel mercato della messaggistica mobile per un anno, e tecnicamente dobbiamo “sorvegliare il nostro marchio” – dice Benton nel suo post – altrimenti rischiamo di perderlo. Non vogliamo una battaglia legale su questo, e pensiamo che non sia troppo tardi per prendere in considerazione un nome alternativo prima del lancio. Abbiamo una lista di nomi che abbiamo buttato giù lo scorso maggio che sarei felice di condividere. Per favore, fate la cosa giusta, e scegliete un nome alternativo”.
Oggi Instagram è parte di Facebook e quindi con le spalle decisamente coperte nel caso di un’azione legale; la stessa Facebook non è nuova “trovate” di questo genere, basti pensare a Paper, l’app iOS esclusiva del social network più diffuso al mondo, il cui nome è identico a quello di una app di Fifty Three già disponibile da anni su App Store, che non la prese molto bene ma la cui proteste hanno sortito nessun effetto.