Il Bluetooth Special Interest Group ha annunciato che lo standard in questione ora supporta le reti mesh. Il concetto è simile a quello delle reti mesh Wi-Fi, con un meccanismo che consente di creare dei “ponti” fra i dispositivi presenti all’interno di un’area, grazie ai quali questi potranno comunicare, scambiare dati e funzionare alla stregua di ripetitori per accedere a device anche lontani. Le specifiche prevedono connessioni a basso consumo energetico, fondamentali per garantire una lunga durata della batteria.
Il nuovo standard è costruito partendo da Bluetooth 4.0 (è compatibile anche con il 5.0) e dunque molti smartphone e tablet esistenti (con sistemi operativi aggiornati), ha spiegato Ken Kolderup, vice president of marketing for the Bluetooth SIG, dovrebbero essere in grado di riconoscere e gestire dispositivi pensati per il mesh networking. Più complicato supportare accessori Bluetooth 4.0 senza un necessario aggiornamento firmware, ma non è da escludere che alcuni brand potrebbero rendere disponibili update specifici.
L’impiego ideale di questa tecnologia è nella Smart Home, permettendo, ad esempio, a lampadine di comunicare direttamente con interruttore (bypassando il WiFi) e ampliando il range della periferica di controllo abbinata.
La tecnologia concorrente, il Wi-Fi low-power, che ancora non è stata definita nelle specifiche potrebbe portare a una sana competizione insieme a quella in essere con gli standard domotici attuali con ovvi benefici per gli utenti.
Le tecnologie mesh sono ampiamente sfruttate da anni nei prodotti domotici Z-wave prima e Zigbee in seguito: nel campo commerciale prodotti come le luci Philips Hue (che sfruttano una variante di Zigbee) sfruttano già le reti mesh con modalità simili a quelle della tecnologia presentata dal Bluetooth SIG.