Gli sviluppatori francesi di VideoLAN curatori, tra le altre cose, del progetto VLC, hanno chiesto all’HADOPI (acronimo di “Haute Autorité pour la diffusion des œuvres et la protection des droits sur internet”) il consenso per bypassare la decodifica degli schemi di digital rights management (DRM) implementati nei supporti ottici Blu ray (BD+ e AACS). Il player VLC, infatti, supporta tecnicamente la riproduzione di supporti Blu-ray ma non supporta i meccanismi di protezione sfruttati dai supporti commerciali.
VideoLAN si trova in una situazione paradossale: la necessità di supportare il copyright e altresì l’interoperabilità (la possibilità di usare un filmato o una musica su qualunque dispositivo e non su dispositivi specifici). Negli Stati Uniti la legge sul copyright DMCA voluta dalla biblioteca del Congresso tramite l’ufficio federale del diritto d’autore (la stessa che ha reso legale il jailbreaking) consente ai consumatori di installare qualsiasi software senza limitazioni tecniche e restrizioni; in Francia la situazione è più complessa e gli sviluppatori devono secondo il codice della proprietà intellettuale consultare l’Hadopi per “richieste e misure tecniche in materia d’interoperabilità”. In teoria, stando al codice, interoperabilità dovrebbe avere priorità rispetto al copyright. Una risposta dell’istituzione francese è ad ogni modo attesa entro la fine del primo semestre di quest’anno.
[A cura di Mauro Notarianni]