Diventa sempre più probabile il lancio dei nuovi MacBook Pro nel contesto della WWDC. Dopo la lunga serie di indiscrezioni rimbalzate nel corso della giornata di lunedì da fonti più o meno attendibili e rigorosamente anonime, è ora la volta di una nuova fonte anonima ma assai solida: Bloomberg. Il sito finanziario pubblica un articolo che ripercorre e conferma le voci del pomeriggio di ieri, aggiungendo alcuni dettagli.
Secondo quanto «persone a conoscenza dei fatti» avrebbero fatto sapere, con il lancio previsto per l’11 di giugno arriverebbero tutte le novità anticipate da “gole profonde” (vere o presunte) e basate su logiche deduzioni. In particolare avremo schermi retina e processori Ivy Bridge, oltre ad un case redisegnato. Ma accanto a ciò ci sarà anche l’uso di memorie Flash (probabilmente al posto o accanto ai dischi fissi) per ridurre i tempi di avvio e il consumo.
Apple, aggiunge poi Bloomberg, alla WWDC dovrebbe annunciare la data (o forse più precisamente il periodo) di rilascio di Mountain Lion, dedicando così una buona parte degli eventi connessi al debutto dell’incontro per sviluppatori, al mondo Mac.
Le indiscrezioni dettate dal sito americano, la coincidenza con una serie di altre voci che riguardano iOS 6 riportate dal Wall Street Journal, sommate ad una serie di altri eventi, suscitano il forte sospetto che la giornata appena conclusa sia stata molto impegnativa per le PR “ufficiose” di Apple, ovvero per quella parte del team di marketing che si occupa, secondo alcuni ex manager della stessa Apple, di contattare canali autorevoli affidando ad essi anticipazioni purchè queste siano diffuse in maniera rigorosamente anonima e facendo riferimento, come in questo caso, a generiche ed impalpabili “persone informate suoi fatti”.
Anche la triplice firma in calce all’articolo di Bloomberg è un altro segnale che punta in questa direzione; si tratta di un sistema usato in passato anche dal Wall Street Journal che ha spesso fatto scrivere in team articoli che si sospetta siano stati in qualche modo ispirati dai piani alti di Cupertino, onde non mettere sotto il riflettore un solo e ben identificato giornalista.