Mario, il più famoso degli idraulici (digitali) italiani e simbolo di Nintendo finirà su iPhone? Quella che fino a poco tempo fa sarebbe apparsa una vera e propria affermazione blasfema vista la cura con cui la società di Kyoto ha sempre protetto i suoi titoli ludici destinandoli unicamente alla sua piattaforma hardware sta diventando se non altro una possibilità, almeno secondo quanto riferisce Bloomberg.
Secondo la testata finanziaria sarebbero gli investitori di Nintendo ad avere messo sotto pressione il management di Nintendo e in particolare Satoru Iwata, il presidente-samurai che sta cercando di tenere in linea di galleggiamento un’azienda sempre più in difficoltà per i mutamenti epocali che subisce l’universo del videogioco, ormai chiaramente orientato ai dispositivi convergenti invece che a quelli dedicati come 3DS. Proprio il fallimento dell’ultima versione della console da tasca, che proprio in questi giorni ha subito in Giappone un taglio del prezzo del listino del 40% per cercare di stimolare le vendite, sarebbe all’origine dell’azione degli investitori su Nintendo. A fronte di un sistema che non pare più funzionare Nintendo potrebbe ottenere nuova linfa dal mercato delle royalties dei suoi principali giochi ma anche dallo sviluppo di versioni compatibili con quella che al momento è la piattaforma d’intrattenimento mobile più diffusa al mondo: iOS.
Che questo sia quello che si attende chi nel mercato del videogaming ci mette i soldi, lo dimostrerebbero, dice Bloomberg, le oscillazioni del titolo Nintendo che ha compiuto un balzo in avanti quando si è appreso che Pokemon, una realtà in passato controllata da Nintendo, avrebbe creato una franchigia per iPhone. L’ipotesi di JPMorgan secondo cui si sarebbe trattato di una tappa di avvicinamento da parte dell’azienda di Iwata al mondo Apple aveva fatto salire le azioni ai massimi dei mesi precedenti per poi tornare al livello usuale quando è arrivata puntuale una smentita dai vertici della società.
Tra le possibilità sul tappeto per cercare di entrare nel mercato della telefonia ci sarebbe qualche operazione di acquisizione, la stessa strada percorsa da società come Electronic Arts anche se non è chiaro chi e quando Nintendo potrebbe acquistare.