Il volto anarchico di Anonymous è stato smascherato. Due hacker del gruppo di terroristi della rete vicini all’area anarchica sono stati arrestati durante la notte nel Nord Italia: erano responsabili dell’oscuramento di diversi portali web istituzionali, tra cui alcuni ministeri, e dell’esfiltrazione di dati sensibili e della posta elettronica di moltissimi cittadini. Uno di questi su Twitter era noto come Otherwise e si occupava all’interno del gruppo Anonymous, con la complicità di altri hacktivisti ancora da identificare, degli attacchi alla Polizia di Stato, alla Regione Piemonte e, di recente, al ministero della difesa e alla biglietteria di Expo.
Tradito dal Wi-Fi, a cui si è connesso una sola volta senza fare attenzione alle precauzioni, l’hacker Otherwise – che aveva rivendicato l’attacco online ad Expo su Twitter – è stato individuato dal Servizio centrale della polizia e proprio a causa di questo errore le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno portato direttamente a lui e ai suoi complici. L’operazione – chiamata Unmask – incominciata già alcuni mesi fa, ha avuto il suo culmine con il blitz nella notte a Torino, Sondrio, Livorno e Pisa: ha portato oltre all’arresto di due hacker, alla denuncia di un’altra persona per associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento di sistemi informatici e di altre due persone per favoreggiamento. Sono ancora in corso perquisizioni. Il volto di Anonymous, tradito da un errore banale per un informatico che ha fatto tremare il web e le istituzioni, ha dunque incominciato a prendere forma.