Blackberry non è ancora finita: dopo mesi di crisi l’azienda ha evidenziato nuovamente il segno positivo nei risultati dell’ultimo trimestre fiscale, dove ha riportato un fatturato di 966 milioni di dollari per circa 23 milioni di dollari di profitto. Le cifre sono irrisorie, rispetto sia alle rivali sul mercato, che fatturano in una settimana quel che Blackberry fattura in tre mesi, sia per i numeri di vendita, ma per Waterloo si tratta di un traguardo importante. Anche se l’azienda canadese è riuscita a raggiungere questo obiettivo non tanto con le vendite dei suoi dispositivi, che a oggi continuano a perdere quote di mercato in favore di iOS, Android e Windows Phone, ma con un massiccio intervento di taglio degli sprechi e contenimento dei costi, il CEO John Chen si è dichiarato soddisfatto del risultato e pensa che l’azienda possa ancora raggiungere importanti traguardi in futuro.
Per far ciò, proverà ad appoggiarsi anche all’Amazon Appstore: presto sarà infatti possibile acquistare e scaricare applicazioni da quel negozio, direttamente sui dispositivi Blackberry. Con questa strategia sarà più facile per l’azienda riuscire ad attirare più utenti, contando su un catalogo applicazioni non vasto come quello su Google Play Store o su Apple App Store, ma che conta comunque fino a circa 240 mila applicazioni, destinate a crescere dopo la presentazione dell’ultimo Fire Phone. È probabile che Blackberry non riesca più raggiungere le vendite di un tempo, ma potrebbe ad ogni modo continuare a sopravvivere in una nicchia di mercato ridotta, restando in profitto.