BlackBerry ha ufficialmente iniziato ad accettare i preordini per il BlackBerry Priv, il primo telefono Android della società. Il dispositivo verrà venduto in Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Canada, al prezzo di 699 dollari, 559 sterline, 799 euro e 899 dollari canadesi rispettivamente. Negli Stati Uniti e in Canada, il dispositivo sarà disponibile a partire dal 6 novembre, mentre nel Regno Unito a partire dalla settimana del 9 novembre.
Il prezzo è sicuramente elevato e allineato a quello di molti dispositivi premium, così come le specifiche tecniche nascoste sotto la scocca: il Priv ha un display AMOLED 1440p da 5,43 pollici con bordi curvi, sistema operativo Android 5.1 e processore 1.8 GHz Snapdragon 808 SoC, 3 GB di RAM, 32 GB di spazio di archiviazione, batteria da 3.410 mAh non rimovibile, fotocamera posteriore da 18 MP con OIS e messa a fuoco automatica a rilevamento di fase, e fotocamera frontale da 2 megapixel.
Punto di forza dovrebbe anche essere la classica tastiera a scomparsa Blackberry, questa volta non più esposta sul fronte dello dispositivo, ma discretamente nascosta al di sotto del display, pronta a scivolare esternamente fra i polpastrelli dell’utente. Il Priv potrebbe essere il canto del cigno di Blackberry: l’azienda si è più volte dichiarata disposta a puntare il tutto per tutto per sopravvivere nel mercato hardware, senza però escludere la possibilità di uscirne qualora risultati di vendita dei suoi dispositivi continuassero a languire.
In questo scenario viene da chiedersi quali possibilità concrete abbia sul mercato un dispositivo da 800 euro, tetto di spesa che al momento sembra essere sostenibile solo per i prodotti Apple: alla maggior parte dei produttori Android (Samsung inclusa) riesce sempre più difficile vendere dispositivi premium a prezzi premium, tanto che buona parte dei concorrenti della Mela sta virando le sue strategie verso un’offerta capace di premiare il rapporto qualità-prezzo. Strategia che Blackberry non sembra condividere, almeno a giudicare dal prezzo del Priv.