Il nome racconta già tutta la novità: Passport perché le dimensioni sono, più o meno, quelle di un passaporto: 12,8 per 9,3 centimetri, che ne fanno senza dubbio uno dei più originali prodotti disponibili sul mercato. E’ stato presentato oggi a Toronto con dirette in contemporanea a Londra e Dubai, l’ultimo nato di casa Blackberry, il Passport appunto, che assume il difficile compito di rilanciare l’azienda canadese ormai a un passo dallo scomparire per sempre o quanto meno ad essere relegata nell’irrilevanza dei quote di mercato e delle idee innovative. E almeno su questo secondo fronte il Ceo John Chen è già riuscito a dare dei segnali forti.
«Quando abbiamo progettato BlackBerry Passport, siamo stati guidati da un’idea semplice ma impegnativa – superare i limiti del design tradizionale e costruire un device capace di cambiare radicalmente il modo in cui i business professional lavorano e utilizzano il loro smartphone» ha spiegato Chen. «Il BlackBerry Passport è stato creato per guidare la produttività e irrompere nel mare dei device “all-touch”, caratterizzati da uno schermo rettangolare».
La scheda tecnica dice che il Passport è spesso 9,3 millimetri, ha una batteria integrata da 3450 mAh con un’autonomia dichiarata di tutto rispetto (25 ore) e un peso altrettanto consistente di 195 grammi (un iPhone 6, per avere un riferimento, pesa 129 grammi). Fotocamera posteriore e da 13 megapixel e anteriore da 2 megapixel. Il display è quadrato, un LCD touchscreen da 4,5 pollici, con risoluzione 1440 x 1440 pixel, e vetro Gorilla Glass.
Il processore è un Snapdragon 801 Quad Core 2,2 mHz (con una Ram da 3 Gb), la memoria flash da 32 GB espandibile a 128 GB. Il software è il sistema operativo BlackBerry 10.3, con una serie di app per la produttività in dotazione (ancora l’intramontabile, per gli utenti BB, Documents to Go) e la possibilità di acquistare app dallo Store di Amazon, dopo l’accordo con l’azienda di Bezos. Tra le novità del nuovo sistema operativo BlackBerry 10.3 (ad esempio BlackBerry Blend che consente di sfruttare le risorse di Passport in rete Wireless o Usb anche su Mac con OS X 10.7 o successive), anche la comparsa di un’assistente vocale sullo stile della cara vecchia Siri.
Ma la cosa più significativa è il ritorno con forza uno degli elementi che segna il DNA di BlackBerry, la tastiera fisica “Qwerty”, ma completamente ripensata e rinnovata. I tasti sono disposti su tre file, e tutto lo spazio da loro occupato è sensibile al tocco e si può usare come se fosse una trackpad, facendo scorrere lo schermo nelle diverse direzioni. Questa tastiera fisica viene poi completata da una porzione virtuale che compare nella parte bassa dello schermo e che presenta tasti speciali a seconda della situazione nella quale ci si trova (punteggiatura se in un documento, “.com” se nel browser ecc… ecc…).
Chen alla conferenza non ha comunicato i prezzi, ma come anticipato al Wall Street Journali il prezzo è di 599,99 dollari (in vendita sullo Store americano di Amazon).