Sei nuovi mondi, sei storie imprevedibili, futuristiche e alienanti: Black Mirror è tornato. La quarta stagione di Black Mirror, in onda in questi giorni in prima visione su Netflix, porta sul piccolo schermo sei episodi che raccontano il mondo che verrà con uno sguardo critico, cinico, esasperante, senza limiti.
Una serie che si conferma, alla sua quarta stagione, come il racconto a puntate e mai scontato del lato oscuro della tecnologia. Filo rosso di Black Mirror 4 è il rapporto fra uomo e tecnologia attraverso immagini, storie, colori, sempre più oscuri e provocatori e segnati dal pessimismo.
Lo sceneggiatore Charlie Brooker ha realizzato sei episodi che raccontano quindi la tecnologia come strumento pericoloso e complicato, che mette l’uomo di fronte ai suoi istinti e ai desideri più nascosti.
Tra i temi al centro della serie il parental control nell’episodio “Arkangel”, le manie di grandezza e la crudeltà in “U.S.S. Callister” con una prigione virtuale nella parodia di Star Trek, l’amore al tempo del dating online nella puntata “Hang the Dj”, una tecnologia che permette di leggere i ricordi in Ricordi Pericolosi.
Una serie Netflix da vedere, per andare, almeno una volta, oltre il Black Mirror che conosciamo e domandarsi quali effetti potrebbe avere quella tecnologia che ci circonda.