Se si potesse raccontare con una fotografia, l’inizio della rivoluzione digitale non dovrebbe essere un’immagine in bianco e nero. Abituati, come tutti siamo, a vedere i volti sorridenti dei protagonisti degli albori della storia dell’informatica fermi nelle foto d’epoca, difficilmente potremo immaginare i colori, l’entusiasmo, l’energia e il coraggio che li caratterizzavano e che così bene sono stati descritti da Tomaso Walliser e Cecilia Botta nel libro Bit Pop Revolution. Edito da Ulrico Hoepli Editore, Bit pop revolution. Gli hippie che inventarono il futuro, racconta uno degli aspetti meno noti dell’alba del personal computer che ha per sempre cambiato la storia dell’umanità: non presenta una serie di fatti storici, ma la storia di hippie, attivisti, pacifisti, ingegneri fuoricorso, nerd, che tra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Settanta dedicarono tutte le loro energie a liberare il potere del computer per renderlo disponibile per gli abitanti di tutto il pianeta.
Attraverso le 165 pagine di Bit Pop Revolution, le interviste ai protagonisti svolte dagli autori in Silicon Valley tra il 2010 e il 2012, le immagini (alcune note agli appassionati, altre invece curiose e poco conosciute), il lettore potrà capire meglio il clima generale che ha scatenato la rivoluzione informatica e quanto “quel momento di svolta nella storia umana – ha scritto Marco Boglione nella prefazione al testo – sia caratterizzato da spirito ed energia, determinazione e fortuna, sogno e spregiudicatezza. E’ davvero una bella corsa a tutta velocità sulle strade dell’ambizione e della libertà di realizzarla”. Una storia di hippie e di nerd raccontata attraverso nove capitoli e che passa in rassegna i nomi più e meno importanti da Steve Wozniak, Steve Jobs e Bill Gates a Lee Felsenstein, Fred Moore, Gordon French e momenti fondamentali come i ritrovi all’Homebrew Computer Club e la fondazione di Apple.
Gli autori sono Tomaso Walliser, laureato in Filosofia, autore e produttore televisivo e fondatore della casa di produzione Junk Food con la quale ha prodotto diverse collane documentaristiche, e Cecilia Botta, responsabile dei progetti culturali di BasiNet Spa, del Museo dell’informaatica di Torino.
Bit Pop Revolution è stato edito da Hoepli all’interno della collana diretta da Massimo Temporelli Microscopi, che raccoglie testi agili e con un linguaggio alla portata di tutti su temi della divulgazione scientifica, delle frontiere tecnologiche e delle sue applicazioni.
Bit Pop Revolution si può acquistare in formato ebook a 5,99 su iBookstore e su Amazon e in formato cartaceo a 8,42 euro su Amazon e sullo Store di Hoepli editore.