Anche gli italiani amano le scorpacciate di film e serie TV in streaming, settore in cui ora è presente anche Cupertino con Apple TV+: il binge watching in Italia è in aumento, anche se gli americani rimangono i più accaniti in assoluto con maratone che durano in media oltre 3 ore. Le sessioni sono in aumento in tutto il mondo e sono cresciute del 18% dallo scorso anno raggiungendo una media di 2 ore e 29 minuti per sessione. Per il binge watching in Italia la media è di 2 ore e 12 minuti per sessione.
Il massimo storico raggiunto in termini di visione di contenuti in streaming in tutto il mondo è di 6 ore e 48 minuti a settimana, con l’82% di utenti che guardano video online in modalità Binge-Watching. Questo il risultato emerso dal nuovo rapporto State of Online Video di Limelight Networks, fornitore di servizi cloud d’avanguardia.
I consumatori, inoltre, stanno investendo più denaro nei servizi di video online. Il rapporto rivela che il 47% dei consumatori in Italia guardano video online su una Smart TV e su app di video online (rispetto al 37% nel 2018). In particolare, risulta che la visione di video in modalità online in Italia ha registrato un aumento del 25% nell’ultimo anno e che, in termini di contenuti video, l’Italia predilige i film e lo smartphone è il dispositivo preferito per accedere ai video online.
Con la crescita del binge watching in Italia, così come nel resto del mondo, aumentano anche le aspettative per una visione di qualità. Ad esempio, oltre la metà dei consumatori in Italia (52%) segnalano frustrazioni per il rebuffering (interruzione dello streaming) e il 29% segnala problemi di qualità video: i fornitori di streaming dovranno dunque privilegiare la qualità dell’esperienza per allinearsi alle richieste degli spettatori e mantenere gli abbonati.
«C’è grande clamore attorno alle guerre di streaming, in particolare quando vengono lanciati nuovi e importanti servizi. Il nostro sondaggio conferma che la domanda è reale» dichiara Michael Milligan, Senior Director di Limelight Networks.
«I consumatori stanno abbracciando nuove piattaforme di streaming, ma il mantenimento degli abbonati richiede molto più che buoni spettacoli. Per avere successo a lungo termine è necessario un equilibrio tra programmazione di qualità ed esperienze utente senza interruzioni. Ecco perché Limelight sta investendo nell’ampliamento della capacità globale, nella fornitura di video online di altissima qualità e nella creazione di esperienze di visualizzazione interattive innovative».
Altri approfondimenti dal rapporto, consultabile a questo link, mostrano che:
- Gli uomini risultano essere più sedentari delle donne. In genere, in media, gli uomini guardano 30 minuti in più di video online e 40 minuti in più di trasmissioni televisive rispetto alle donne a livello globale.
- La visione delle trasmissioni TV, in generale, subisce un arresto ma resta comunque più popolare rispetto a quella dei video online. L’Italia risulta essere la nazione con la più alta percentuale di utenti che seguono le trasmissioni TV con un totale di 9 ore a settimana e una media di un’ora e 38 minuti in più rispetto alla visione dei video online. Il pubblico globale che segue la TV tradizionale rimane superiore a quello dei video online in tutti i paesi, tranne Singapore e India.
- La sensibilità relativamente ai costi è il fattore decisivo negli abbonamenti. L’aumento dei prezzi è il primo dei motivi per cui i consumatori italiani annulleranno i servizi di streaming (62%), più della mancanza di contenuti interessanti (18%). I consumatori in Italia hanno maggiori probabilità di interrompere il servizio via satellite o via cavo a causa dei costi (53%).
- Gli annunci streaming non devono interrompere l’esperienza di visualizzazione. I consumatori globali accettano maggiormente gli annunci durante un video online se possono saltarlo (59%) e se si tratta di un breve annuncio prima di un video gratuito (57%).
- I telefoni cellulari superano i PC per i video online. Per la prima volta in assoluto gli smartphone hanno superato i computer come dispositivo preferito per guardare i video online.
Il rapporto State of Online Video si basa sulle risposte di 4.500 consumatori in Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti di età pari o superiore a 18 anni, che guardano un’ora o più di contenuti video online ogni settimana.
Dal primo novembre anche Apple è entrata ufficialmente nel settore della TV in streaming con il servizio in abbonamento Apple TV+, gratis per un anno per chi ha comprato iPhone, iPad, Mac o Apple TV a partire da settembre. In questo articolo tutte le serie TV disponibili al lancio anche in Italia.