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Bill Gates: “Microsoft era interessata a WhatsApp”

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Bill Gates ha fornito alla rivista Rolling Stones qualche sua riflessione sull’industria delle nuove tecnologie, sul suo ritorno in azienda, sul nuovo CEO Satya Nadella, sulle sue attività filantropiche, il problema della sorveglianza, la povertà, il riscaldamento globale. In una parte della lunga e interessante intervista si apprende che anche Microsoft avrebbe voluto acquisire WhatsApp: non sappiamo se l’azienda era pronta a mettere sul tavolo 19 miliardi di dollari come ha fatto Facebook, ma tra le righe pare di capire che la società da lui fondata non sarebbe mai arrivata a tale importo.

Secondo Gates con l’acquisizione in questione Mark Zuckerberg vuole trasformare Facebook… nel nuovo Facebook del futuro: “Spende 19 miliardi di dollari per comprare qualcosa che non ha essenzialmente alcun modello di reddito”. Il co-fondatore di Microsoft prosegue: “La sua aggressività è sagace ma il prezzo pagato è molto più di quanto mi sarei aspettato”. “È dimostrato che la base di utenti è volubile. È a ogni modo software e in quanto tale può essere trasformato in una vasta serie di cose: quando hai la possibilità di comunicare con qualcuno, perché dovresti limitare al testo? Puoi scambiare foto, documenti, giocare insieme”.

Bill Gates apprezza Zuckerberg ma lo paragona più a un product manager, mentre lui si vede come un coder: “Io ho iniziato con l’architettura, Mark con i prodotti e Steve Jobs con l’estetica”.

Dall’intervista si apprende che negli anni ’90 Microsoft testò varie tecnologie: TV interattiva, portafogli digitali… “molte cose erano in anticipo sui tempi” dice Gates, ” ma la ricerca costa un sacco di soldi” e spesso costringe a bloccare progetti che in quel momento si ritiene non porteranno da nessuna parte. In termini di progetti, Microsoft è ora concentrata sul cloud, anche questa un’idea che affonderebbe le sue radici negli anni ’90 e per il quale il nuovo CEO sarebbe l’uomo perfetto, provenendo dalla sezione cloud della società.

Nei pensieri di Gates c’è anche Steve Jobs, incontrato “due o tre messi prima che morisse” e al quale consegnò una lettera che Jobs conservò. “Abbiamo avuto buoni rapporti, conversammo a lungo sui nostri compagni di vita, i successi e i fallimenti della tecnologia”. I due avevano diverse modalità di vedere le cose; “eravamo entrambi capaci di reclutare le persone giuste,  pieni di energia e abbiamo lavorato molto duramente”.

Gates parla anche del trentennale della nascita del primo Mac, spiegando che Microsoft aveva moltissime persone che sviluppavano espressamente per Mac”. “Siamo stati anche ingenui. Steve ci promise una macchina che sarebbe costata 499$ ma alla fine costò 1999$ (in realtà 2499$, ndr)”. “La progettazione del Mac fu un’esperienza incredibile, qualcosa di mitico alla quale abbiamo lavorato insieme al genio di Steve”.

Per il futuro del mondo Gates è ottimista, nonostante le sfide economiche, ambientali e sociali. “Ci si concentra troppo sugli aspetti negativi” dice, spiegando che sono necessari degli sforzi e non bisogna rilassarsi in attesa che altri risolvano i problemi.

Bill-Gates

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