A partire dal 2018 la contraccezione femminile potrebbe diventare “senza fili” e controllata via smartphone o un telecomando compatibile: grazie ad un finanziamento ricevuto dalla Bill & Melinda Gates Foundation, la società Microchips del Massachussets potrà continuare a sperimentare e sviluppare il primo microchip contraccettivo wireless di sempre.
Si tratta di un picco chip di dimensioni pari a 20mm x 20mm x 7mm che potrà essere impiantato sotto pelle nel corpo di una donna: ogni giorno il dispositivo rilascerà direttamente nel sangue del soggetto circa 30 mg di levonorgestrel, un ormone già attualmente utilizzato nella composizione di alcuni farmaci anti-concezionali, impedendo così la possibilità di concepire per quella giornata.
Non sarà quindi più necessario doversi ricordare di assumere la pillola: il chip potrà avere un’autonomia molto lunga, fino a 16 anni, prima di dover essere sostituito con una nuova fornitura. E se si desiderasse invece cercare un figlio? A quel punto basterà disattivare il contraccettivo wireless, sfruttando probabilmente lo smartphone o un dispositivo abbinato, attendere il concepimento e riattivare poi, sempre via wi-fi, il chip per ripristinare la prevenzione di successive gravidanze indesiderate.
Microchips si sta comunque preoccupando degli aspetti più controversi del contraccettivo wireless, assicurando la privacy degli utenti e prevenendo effetti collaterali indesiderati, come ad esempio il fatto che il chip possa essere “hackerato” e attivato da terzi. Per ora il prodotto di Microchips è ancora un fase progettuale, ma secondo quanto dichiarato dall’azienda potrebbe diventare realtà molto presto: dal prossimo anno dovrebbero partire i test clinici ed il chip potrebbe raggiungere il mercato a partire forse dal prossimo 2018.
