Mentre in Italia collegarsi a reti Wi-Fi pubbliche, almeno nella maggior parte delle città, è praticamente utopia, a New York City c’è chi pensa di trasformare i bidoni della spazzatura in hotspot Wi-Fi, per consentire l’accesso a internet in totale mobilità. A tentare l’impresa, riferisce l’Huffingtonpost, sarà la società del Massachusetts chiamata BigBelly, che vuole aggiungere connettività ai suoi bidoni dell’immondizia, che diverranno di fatto smart.
La società ha chiesto una sovvenzione all’ufficio del sindaco per essere in grado di trasformare l’idea in realtà, ma ha già testato i primi due contenitori hotspot lo scorso inverno a New York; le prove condotte, però, non hanno avuto il fine ultimo di consentire l’accesso alla rete da parte dei cittadini. I test, condotti, infatti, hanno permesso di misurare solo la qualità del segnale per poche ore al giorno. In questo modo, si è compreso che i cestini hotspot di BigBelly potranno raggiungere velocità tra i 50 a 75 megabit al secondo, abbastanza per gestire un piccolo flusso dati, secondo Jeremy Schneider di Downtown Alliance, che ha permesso all’azienda di condurre il test iniziale.
Sebbene lo scopo finale sia proprio quello di fornire connessione gratuita ai passanti, i cestini intelligenti di BigBelly aiuteranno anche i netturbini a mantenere pulite le città. Infatti, attraverso un meccanismo di notifiche, i bidoni potrebbero indicare quando trascorre troppo tempo tra uno svuotamente e quello successivo, segnalando così possibili situazioni in cui i cestini risultano pieni e inutilizzabili, riducendo inoltre cattivi odori. BigBelly prevede di condurre ulteriori test nel prossimo futuro, ma per poter finalizzare il progetto avrà certamente bisogno del sostegno del governo; se tutto andrà come sperato dalla società, già dal prossimo autunno i bidoni potrebbero essere dotati di connessioni Wi-Fi.