La Corte di giustizia europea ha deciso: le biblioteche hanno il diritto di distribuire ai propri utenti i libri digitali. L’ebook è un diritto, dunque, in tutte le biblioteche europee, anche quando l’editore non ha acconsentito al prestito.
La decisione porta la data dell’11 settembre: la corte di giustizia, come riporta PC World e come si può leggere nella nota stessa, ha stabilito che le biblioteche hanno il diritto di digitalizzare i libri conservati e distribuirli attraverso dei terminali all’interno della struttura anche senza aver ottenuto il permesso dell’editore. Tutti colori che hanno, per necessità di ricerca o di studio privato, bisogno di consultare un’opera, potranno farlo in digitale direttamente in biblioteca, se la struttura ha a disposizione dei computer nelle sale per la lettura.
La decisione della Corte di giustizia europea, pur essendo un ottimo risultato per le biblioteche e i loro utenti, non è un via libera alla distribuzione di libri senza regole e senza il rispetto della casa editrice. L’ebook è un diritto, ma nel modo giusto: la legge consente la consultazione, ma impedisce che le copie vengano memorizzate su chiavette USB o stampati.