Gli sviluppatori di WhatsApp stanno lavorano ad una versione nativa per Apple Silicon dell’applicazione di messaggistica e una beta per TestFlight (strumento che consente di testare un’app prima dell’effettiva distribuzione su App Store e Mac Store) è stata già distribuita ad alcuni utenti.
La nuova app universale per macOS e iPadOS è sviluppata usando Catalyst, la tecnologia di Apple che permette di portare sul Mac le app per iPad ereditando automaticamente il look del sistema operativo, offrendo nel contempo agli sviluppatori nuove API e un maggiore controllo sul comportamento delle stesse.
Gli utenti di WhatsApp possono già ora sfruttare l’app con un client macOS basato su WhatsApp Web e che sfrutta il framework Electron ma questo non è velocissimo e ha bisogno di più risorse in termine di CPU e memoria usata.
La tecnologia Catalyst consente di sviluppare un’app più snella e veloce, utilizzabile nativamente sia sui Mac con CPU Intel, sia sui Mac con CPU Apple Silicon.
Il sito WABetaInfo riferisce che il look della nuova app è diverso dall’attuale WhatsApp Desktop e che più simile a quello dell’app per iPhone (e di quella in arrivo per iPad). Una barra laterale permette di accedere a chiamate, chat, conversazioni archiviate, preferite e alle Impostazioni.
Alcune funzioni non sono ancora attive ma si tratta ancora di una beta e determinate funzionalità arriveranno con la versione definitiva.
Non è al momento dato sapere quando arriverà la versione definitiva per tutti ma, come accennato, gli sviluppatori avrebbero testato internamente l’app per tre settimane prima di distribuire la versione preliminare ai beta tester, ed è dunque probabile che dopo eventuali segnalazioni di problemi e la loro risoluzione, arriverà la versione ufficiale utilizzabile da tutti gli utenti Mac.
WhatsApp richiede sempre e comunque il collegamento di un telefono. I messaggi, file multimediali e chiamate personali sono protetti dalla crittografia end-to-end. Ciascun dispositivo collegato si connette a WhatsApp in maniera indipendente mantenendo il livello di sicurezza e privacy grazie alla crittografia end-to-end.