Bending Spoons ha annunciato il completamento dell’acquisizione di Evernote, la nota app per la gestione di appunti e impegni con sede nella Silicon Valley. Oltre 250 milioni di persone hanno usato Evernote almeno una volta. L’azienda conta fra i suoi investitori la leggendaria Sequoia Capital.
Bending Spoons ha grandi ambizioni per il futuro di Evernote, e la sua fiducia non si basa solo sulla popolarità del marchio e del prodotto Evernote, bensì anche sulla piattaforma con la quale Bending Spoons ha già portato numerose applicazioni, tra le quali Remini, Splice e Dawn AI, in cima alle rispettive categorie sugli app store.
«In Bending Spoons, siamo entusiasti di poter contribuire al successo di Evernote. Faremo leva sulle tecnologie e le competenze che abbiamo sviluppato nel corso del tempo per elevare il prodotto al suo massimo potenziale», spiega Luca Ferrari, cofondatore e amministratore delegato di Bending Spoons.
L’acquisizione segna un nuovo inizio per Evernote e costituisce un raro esempio di un’impresa italiana che acquisisce un’azienda della Silicon Valley. Bending Spoons si augura che questo serva da incoraggiamento a imprenditori e investitori ambiziosi e li spinga a estendere la propria area di azione al di là dei tradizionali centri di eccellenza tecnologica.
«Quasi dieci anni fa, ci siamo proposti di creare un’azienda tecnologica di calibro internazionale partendo da un luogo inaspettato – l’Italia», prosegue Ferrari concludendo «L’acquisizione di Evernote rappresenta un passo importante per Bending Spoons, e crediamo che questo sia solo l’inizio. Abbiamo ancora molti obiettivi da raggiungere».
Bending Spoons conta sulla sua piattaforma di tecnologie proprietarie e competenze per lanciare o acquisire prodotti digitali, e poi svilupparli ulteriormente e scalarli. Dalla sua fondazione nel 2013, l’azienda ha servito mezzo miliardo di persone in tutto il mondo, e i suoi prodotti vengono utilizzati da 100 milioni di persone ogni mese. Lo sviluppatore con sede a Milano è diventato celebre in Italia anche per aver sviluppato l’app Immuni impiegata per ridurre contatti e contagi durante la pandemia Covid del 2020.