I primi benchmark sugli iPad mini di settima generazione evidenziano un miglioramento di circa il 30% in termini di performance rispetto alla generazione precedente.
Apple parla di “un enorme passo avanti in termini di prestazioni ed efficienza” per le attività più impegnative, grazie alla velocità superiore di CPU e GPU, al Neural Engine due volte più rapido rispetto alla generazione precedente di iPad mini, ma a parte quanto affermato da Apple a dimostrare i miglioramenti sono i primi benchmark che consentono di “scattare una foto” della situazione reale.
I test con Geekbench 6 evidenziano un deciso incremento, merito dell’A17 Pro. Facendo una media dei risultati mostrati il sito statunitense Appleinsider evidenzia un punteggio di 2810 nei test single-core e di 6796 nei test multi-core.
Come termine di paragone, si tratta di migliorie rispettivamente del 32% (test single core) e del 27% (test multi-core) rispetto all’l’iPad mini 6 con il chip A15 Bionic.
Rispetto all’A15 Bionic della precedente generazione di iPad mini, il chip A17 Pro segna diversi passi avanti. Con una CPU 6-core, dotata di due performance core e quattro efficiency core, il chip A17 Pro secondo Apple migliora le prestazioni della CPU del 30% e anche le prestazioni grafiche grazie alla GPU 5-core, con un salto del 15% rispetto alla generazione precedente.
Rispetto all’iPad base con chip A13 Bionic il salto in termini di prestazioni è ovviamente ancora maggiore, con migliorie del 66% nei test single-core e del 76% in quelli multi-core. Interessante anche il confronto con iPad Air con chip M2; quest’ultimo ovviamente vince con performance superiori del 9% nei test single core ma resta indietro del 31% nei test multi-core. A vincere su tutti è ovviamente il chip M4 di iPad Pro: l’A17 resta indietro del 23% nei test single core e del 48% nei test multi-core.
A questo indirizzo trovate un nostro confronto tra iPad mini con A17 Pro e iPad mini 6.