Una fiera in via di ridimensionamento si fa notare e le cifre relative all’area occupata e al numero degli espositori sono lì a confermarlo ma a chi è abituato nel nostro paese a vedere scomparire interi eventi dopo frazionamenti, spostamenti, cambi di direzione, trovarsi di fronte alla vitalità di un mercato a torto ritenuto stagnante e soprattutto all’infinità di aziende pronte a scommettere la spesa di uno stand al CEBIT fa pensare piuttosto ad un calo fisiologico dovuto all’ingresso di Internet nel campo dell’informazione diretta.
A non giovarsi di internet sono magari le piccole ditte “cinesi”, qui presenti in quantità , che per non sgomitare in difficili e costosi contatti diretti fuori dalle occasioni fieristiche vengono qua con la speranza di avere realizzato un prodotto diverso dai vicini di casa.
Così forse i grandi espositori (quest’anno ad esempio Nokia non si è presentata)) sono stati sostituiti per numero ma non per occupazione di spazio da questi micro-produttori: in un certo senso potrebbe guadagnarne la varietà e la creatività quando però non ci si trova davanti ad una serie di copie o piccole variazioni dell’idea originale come nel caso dell’enorme quantità di lettori Mp3 e di cuffie bluetooth qui reperibili in qualsiasi variazione di forma, dimensione e colore.
Ma quali sono i temi principali del CEBIT 2007? Novità assolute in realtà non ce ne sono: si tratta di un consolidamento di tecnologie di recente introduzione e di un loro perfezionamento evoluzione – espansione su diversi ambiti del mercato fino quasi alla “volgarizzazione” che nell’intento di allargare la base dei possibili consumatori potrebbe risultare un termine non dispregiativo.
Un rapido elenco? I PND (Personal Navigation Devices) che ormai sono alla portata anche del più impreparato clonatore taiwanes , la tecnologia Bluetooth che vede mischiati prodotti di eccellenza come quelli Parrot e Jabra con una miriade di imitatori, quella RFID a cui è dedicato un intero padiglione, la sfida portata finalmente sul piano dei contenuti tra HD DVD e Blue-Ray accompagnata dalla generale diffusione dei pannelli Full HD anche nei TV LCD di medio prezzo.
Quello che non sembra sfondare sono gli UMPC, schiacciati tra Smartphone sempre più potenti e portatili con schermi ridotti, basso peso e piena funzionalità .
Sembra persa anche la battaglia per il salotto digitale: non perchè uno dei contendenti abbia prevalso sugli elementi più deboli ma per il disinteresse del consumatore verso un approccio che ai più sembra complicato e comunque dipendente fin troppo dall’ecosistema “computer” visto nella sua accezione negativa (virus, lentezza di accesso ai dati, interfacce macchinose), ci sono però i “Triple play set services” che con un opportuno mix di marketing ed effettiva versatilità potrebbero portare.
Nel campo office gran spazio è dedicato alle soluzioni VOIP e in questo salone che riesce a combinare senza problemi gli aspetti consumer e aziendali si fondono senza soluzioni di continuità soluzioni di rete per grandi organizzazioni e piccoli prodotti per uso personale.
Ma non possiamo certo raccontarvi in poche righe quello che vedremo in 3 giorni tra i saloni: ci sarà tempo per approfondire temi, segnalare prodotti e verificare se tra le migliaia di stand ci sono i prodotti che possono lasciare il segno nella storia dell’Information tecnology.