Che si tenda a considerare le proprie scelte le migliori possibili e che questo influenzi il proprio giudizio è risaputo. Che questo accada anche nel contesto della tecnologia sulla base delle battaglie iniziate tra Mac e PC e ora estese ad iPhone entro Android, altrettanto noto. Ma avere una dimostrazione pratica può sempre aiutare a riflettere sulla opportunità di mettere alla prova le proprie convinzioni. È questo che ci aiuta a fare un esperimento lanciato dallo Yutuber Jonathan Morrison a margine della ben nota vicenda del cosiddetto Beautygate, il presunto filtro bellezza troppo invadente, applicato da iPhone XS ai selfie.
Nel suo test psicologico, volto anche a smantellare il preconcetto intorno all’argomento, ha prima postato una serie di selfie scattati con un iPhone XS Max affermando che erano stati fatti con un Pixel 2 chiedendo il parere dei suoi utenti. Le risposte da parte di chi possiede un Pixel 2 sono state molto positive, con qualcuno che è arrivato a paragonare gli scatti di una DSLR. Secondo altri il Pixel 2 (che era invece un iPhone XS) ha la miglior fotocamera frontale del mercato e questi scatti l’avrebbero dimostrato.
Morrison ha quindi invitato tutti gli utenti a non avere preconcetti: finché tutti hanno pensato si trattasse di scatti con Pixel 2, terminale acclamato per la qualità delle foto, nessuno ha avuto da ridire. Ciò nonostante, lo stesso ha riferito che effettivamente accade qualcosa con gli scatti selfie di iPhone XS e XS Max, ma ha precisato che non si tratta affatto di un filtro bellezza.
Per lo Youtuber, la motivazione di questi particolari scatti è da rintracciarsi nel fatto che gli ultimi smartphone Apple riprendono più immagini con diversi livelli di esposizione, e che la riduzione del rumore crea un effetto levigante su tutta l’immagine, non solo sulla tonalità della pelle, una spiegazione che è già stata più volte ripetuta fin dal primo momento.
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