Apple ha cancellato i piani di un sistema concorrente di Sonos che Beats stava coltivando da tempo. È Variety a rivelare l’indiscrezione su una decisione che ha privato il mercato di una, sulla carta, interessante alternativa agli altoparlanti connessi in wireless della casa americana.
La rivista americana specializzata un spettacolo, spiega che quando Apple è entrata in possesso di Beats, pagando 3 miliardi di dollari, nei laboratori di quest’ultima ferveva un cantiere dal quale doveva uscire una linea completa di accessori per lo streaming multi-stanza pensati per catturare musica da Internet e diffonderla in tutta la casa senza l’utilizzo di cavi. Si sarebbe trattato inizialmente di uno speaker ad alta potenza, destinato ad una sala, seguito da una serie di altoparlanti più piccoli da collocare in altri luoghi della casa. La tecnologia sarebbe stata simile, ma non identica, a quella di Sonos: secondo Variety, combinando Bluetooth, Wi-Fi e NFC, Beats sarebbe riuscita a creare funzioni esclusive, come la capacità di fa riprodurre la musica agli altoparlanti quando una persona avrebbe occupato la stanza. Anche il prezzo avrebbe reso ragione della esclusività: il solo altoparlante principale sarebbe costato 750$.
Quando Apple nella primavera del 2014 ha acquistato Beats, il progetto era in corso da diverso tempo afflitto però da ritardi e problematiche tecniche. L’azienda di Dr. Dre e Iovine voleva qualche cosa di davvero innovativo e mai visto prima e per questa ragione non si era accontentata di adottare soluzioni e componentistica standard, ma era andata alla ricerca di soluzioni sofisticate, cambiando più volte fornitori. L’ultimo traguardo fissato era un rilascio per l’autunno 2014, in vista del Natale, ma Apple proprio anche alla luce degli sbandamenti che il progetto aveva avuto fino a quel momento, ha deciso di cancellare il progetto anche se secondo altre voci avrebbe messo solo messo in attesa il sistema per far prima decollare il piano di Apple Music che potrebbe costituire una interessante piattaforma, capace di spingere la vendita degli altoparlanti connessi.
In realtà, nota Variety, dal momento dell’acquisto di Beats, Apple avrebbe lasciato liberi circa 200 dei 700 dipendenti di Beats e addirittura secondo altre fonti circa il 50% della forza lavoro dell’azienda se ne sarebbe andata. Apple ha sempre negato questi numeri e qualche fonte vicina a Cupertino sostiene il il 70% degli ex dipendenti di Beats ora lavora in Apple con un lavoro fisso. Resta il fatto che alcuni dipendenti chiave per un progetto come quello degli altoparlanti interconnessi, quali il chief product officer TJ Grewal e il responsabile della progettazione degli altoparlanti, David Titzler, secondo il loro profilo Linkdin hanno lasciato Apple.