Beats Music può contare su un numero molto esiguo di utenti, un totale lontano dai milioni di iscritti da tempo raccolti da Spotify, Rdio e altri servizi simili. Il totale iscritti di Beats Music è tanto esiguo da sollevare dubbi sulla bontà dell’investimento che Apple sembra in procinto di chiudere: una spesa di 3,2 miliardi di dollari per acquistare Beats.
E’ questo in sintesi quanto rivela Trichordist, un blog statunitense specializzato nel mondo della musica: secondo una prospetto giudicato attendibile, relativo ai pagamenti delle royalties dovute alle case discografiche e agli autori delle canzoni, gli iscritti al servizio Beats Music sarebbero solo 111mila nel mese di marzo. Di questi circa 49mila sono utenti individuali, mentre circa 61mila sono account familiari, in cui l’ascolto della musica e il servizio possono essere utilizzati con un unico account fino a un massimo di 5 persone.
Il prospetto sembra svelare inoltre che Beats corrisponde royalties molto basse per ogni brano riprodotto tramite il proprio servizio, pari a 0,000126 dollari, contro una somma di 0,006 dollari e 0,0084 dollari corrisposta da Spotify. Infine dal prospetto è impossibile conoscere quanti sono gli utenti e gli account paganti rispetto a quelli che utilizzano il servizio in modalità gratuita grazie al periodo di prova di 90 giorni.
In definitiva alla luce dei nuovi dati trapelati online, l’acquisto di Beats da parte di Apple per ben 3,2 miliardi di dollari, risulta una operazione non giustificata dal volume del business musicale di Beats. Anche se negli scorsi giorni è circolata la voce che Cupertino fosse colpita dall’elevato tasso di conversione di utenti in prova a iscritti paganti, i numeri riportano un quadro decisamente diverso.
In ogni caso l’acquisizione non è ancora stata confermata ma soprattutto risulta evidente che Apple punta ad altro, in particolare alle tecnologie di streaming, al business di cuffie e auricolari fashion e soprattutto ai preziosi contatti e alle conoscenze di Dr Dre e Jimmy Iovine. I due confondatori di Beats vantano contatti diretti e importanti con tutti i principali artisti della scena musicale mondiale, con le case discografiche e possono portare a Cupertino una conoscenza diretta di questa industria per siglare contratti importanti ma anche per migliorare e potenziare iTunes. Competenze e conoscenze che sembrano sempre più necessarie in Apple per ridare vigore al proprio business in campo musicale che negli ultimi mesi ha perso un po’ di lustro contro gli astri nascenti delle radio gratuite via Internet.