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Beats comprata da Apple, verso un affare da 3,2 miliardi di dollari per la musica in streaming

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 Apple sarebbe in trattative per acquisire Beats Electronics, azienda leader nel settore musicale produttrice, tra le tante, delle note cuffie Dr.Dre e proprietaria di un servizio di streaming musicale . A spargere la voce è stato il Financial Times,una fonte molto affidabile, corroborata da altre altrettanto autorevoli come New York Times, Bloomberg e Wall Street Journal. Con tutti e quattro i giornali che operano, storicamente, da ufficio stampa ufficioso di Apple e dotati di contatti ai piani alti di Cupertino, quella di Cupertino impegnata nella conclusione di un  affare che potrebbe valere 3,2 miliardi di dollari, sembra qualche cosa più che una pura indiscrezione.

L’incorporazione di Beats Elecronics, nota al mondo per le sue Beats, un tempo prodotte da Monsters, sarebbe la più grande acquisizione di sempre da parte di Apple, favorita dagli storici rapporti con Jimmy Iovine, fondatore con la stella dell’hip hop Dr Dre dell’azienda.

Secondo l’analista Ben Bajarin di Creative Strategies, l’acquisto di Beats non fa parte della strategia di Apple relativa allo sviluppo di nuovi prodotti: in altre parole – che ci sentiamo di condividere – è davvero improbabile che Apple abbia intenzione di produrre le proprie cuffie circumaurali con la mela stampata sul dorso, per quanto “cool” questo potrebbe apparire.

Beats Electronics ha infatti esperienza non solo nella progettazione di cuffie e dispositivi indossabili, ma anche in tecnologie di streaming musicale: potrebbe proprio essere quest’ultima a generare maggior interesse per l’azienda di Cupertino, che sta cercando di emergere con iTunes Radio (ad oggi disponibile solo negli USA ed in Australia) in un mondo attualmente capitanato da Spotify e soprattutto Pandora, considerato attualmente il principale servizio di streaming musicale in internet con 75 milioni di utenti attivi ogni mese. Quest’area di mercato sembra interessare molto Apple e per una giusta ragione: soltanto nello scorso anno circa 28 milioni di persone in tutto il mondo hanno attivato un abbonamento per uno di questi servizi di streaming musicale, portando 1,1 miliardi di dollari nelle casse delle aziende dei due servizi poc’anzi citati.

L’accordo non è spuntato fuori dal nulla in quanto l’attuale CEO di Apple Tim Cook ed il collega Eddy Cue hanno già incontrato in passato Iovine per discutere di musica in streaming: inoltre Beats vende da una posizione di privilegio dal punto di vista della visibilità, alcuni dei suoi prodotti presso i negozi Apple già da diversi anni, confermando la presenza già da tempo di un’intensa collaborazione.

In attesa di capire che Apple possa farsene di Beats,  il New York Post sembra corroborare l’ipotesi dell’acquisto di cervelli, lasciando intendere che Iovine potrebbe entrare a far parte del team esecutivo di Apple come “consulente speciale per Tim Cook riguardo questioni creative”. Jovine, lo ricordiamo, è un personaggio assolutamente introdotto negli ambienti musicali; è stato un importantissimo produttore musicale (cnta su collaborazioni di Meat Loaf, Patti Smith, Bruce Sprigstein) e fu protagonista anche di uno degli accordi più iconici di tutti i tempi nel campo della musica, per Apple. Fu proprio il fondatore di Beats, a mettere in contatto e a favorire l’accordo tra Cupertino e gli U2 per il lancio di una versione brandizzata di iPad, nel contesto del lancio dell’album How To Dismantle an Atomic Bomb. Gli U2 allora apparvero sul palco di un keynote di Jobs e furono anche protagonisti di una versione speciale di uno spot promozionale di iTunes in stile silhouette.

Il 2014 sembra un anno di grandi acquisti per le grandi aziende: soltanto nel mese di gennaio Google ha speso la stessa cifra per acquisire la Nest Labs, mentre il mese successivo Facebook ha tirato fuori la bellezza di 19 miliardi di dollari per acquisire il noto servizio di messaggistica Whatsapp. Concludendo con qualche statistica, Beats ha chiuso l’anno precedente con un ammontare delle vendite di cuffie, altoparlanti e dispositivi del genere pari a 1,5 miliardi di dollari: si tratta in sostanza di un’azienda ben quotata nel mercato, valutata più di un miliardo di dollari dalla società privata Carlyle Group che, lo scorso anno, ha pensato bene di investirci 500 milioni di dollari.

Secondo le voci, Beast potrebbe diventare proprietà di Apple entro questa settimane. Secondo altre persone informate sui fatti l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare invece entro la prossima settimana in quanto devono ancora essere concordati alcuni dettagli, a meno che qualche cosa si inceppi e tutto salti all’ultimo minuto, ma vista la portata delle fonti e visto che in passato quando queste fonti hanno parlate tutte insieme, si è sempre avuto conferma delle voci dal loro diffuse, a questo punto il fallimento delle trattative sembra abbastanza improbabile

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