Il Samsung Note 7 non è l’unico dispositivo per il quale è stato dimostrato quanto a volte possono essere pericolose le batterie a ioni di litio ma simili inconvenienti sono accaduti con smartphone di tutti i tipi (iPhone incluso), batterie per le auto Tesla, con notebook di varie marche e altri dispositivi ancora. Benché il numero di incidenti accertati nel caso del Galaxy 7 sia basso (il produttore parla di 35 casi), la casa sud coreana ha preferito effettuare un richiamo su base volontaria. I potenziali problemi (rischio incendio o esplosione) potrebbero causare danni molto gravi ed è meglio ritirare il prodotto ed eseguire nuove verifiche accurate prima di rimettere il dispositivo in commercio.
Le batterie al litio non sono improvvisamente diventate pericolose (la frequenza degli incidenti è talmente bassa che potremmo tranquillamente definirla insignificante). Negli ultimi anni sono state vendute miliardi di batterie e i rari incidenti capitati sono causati nella maggiorparte dei casi da uso scorretto o difetti di fabbricazione.
Poiché batterie al litio sono progettate per offrire elevati livelli di energia, l’energia elettrica al loro interno è significativa; ciò̀ vuol dire che queste possono talvolta generare un’elevata quantità̀ di calore se cortocircuitate. Inoltre, il contenuto chimico al loro interno potrebbe incendiarsi se le batterie risultano danneggiate oppure progettate o assemblate impropriamente.
Sugli aerei – scrive The Salt Lake Tribune – sono avvenuti più volte incidenti al punto che il trasporto di batterie non è più ammesso nelle stive degli aerei passeggeri. In un incidente verificatosi nel compartimento cargo di un Boeing 737 della Fiji Airways nel 2014, è stata accertata la responsabilità di un telefono cellulare. L’Australian Transport Safety Board nel suo rapporto su questa indagine ha riportato che negli ultimi sei anni ha ricevuto 17 denunce di “smoke events” occorsi a bordo di velivoli causati da apparecchi elettronici alimentati con batterie al litio, fra cui alcuni avvenuti anche nel compartimento cargo.
Fino adesso tutti i casi di questo tipo occorsi a bordo e imputabili alle batterie al litio non hanno causato vittime giacché fumi o principi di incendio sono stati immediatamente neutralizzati; è però certamente un problema in termini economici e di tempo per le aerolinee giacché gli equipaggi sono costretti a effettuare in via precauzionale una diversione immediata su aeroporti alternativi. Dal 1° aprile 2016 le batterie agli ioni di litio e le batterie al litio metallico spedite senza apparecchiature sono vietate su aerei per il trasporto passeggeri. Tutte le spedizioni nazionali e internazionali che contengono batterie al litio sono soggette alle norme di trasporto sulle merci pericolose via aerea, terreste e marittima. Per il trasporto delle batterie è necessario attenersi a norme che regolano le pile in base alla loro classificazione.
Il problema non riguarda ovviamente solo gli aerei. Ad agosto di quest’anno, un’autovettura Model S di Tesla ha preso fuoco durante un test drive in Francia. L’auto è stata completamente distrutta in pochi minuti. Il produttore sta collaborando con le autorità per determinare le cause. C’è da dire che il sistema di sicurezza interno dell’auto ha avvertito i passeggeri i quali hanno potuto lasciare in sicurezza il veicolo. In altri incidenti di questo tipo con le auto che usano grandi accumulatori al litio è stato dimostrato che la causa era da imputare al grave danneggiamento del pacco batterie. Allo scopo il produttore nel 2014 ha previsto una protezione aggiuntiva, per impedire il verificarsi di simili incidenti. Nell’ultimo caso, è probabile che in corsa un ostacolo non meglio identificato abbia danneggiato la schermatura, rendendo vana la protezione.
Altri incidenti con le batterie agli ioni di litio si sono verificati anche con gli Hoverboard, gli skateboard fluttuanti che ultimamente vanno molto di moda. Alcuni dispositivi di questo tipo prodotti in Cina a basso costo, hanno preso fuoco. Lo scorso anno l’agenzia “National Trading Standards” ha ritirato 15mila dispositivi di questo tipo spiegando che una presa difettosa «aumenta il rischio che il prodotto si surriscaldi, esploda o prenda fuoco». Le esplosioni si potrebbero verificare quando la presa viene lasciata attaccata dopo che la batteria si è ricaricata. Amazon, Best Buy e altri venditori avevano eliminato dai loro store questi prodotti dopo che erano cominciati a circolare filmati nei quali si vedevano gli scooter a due ruote prendere fuoco; gli hoverboard sono stati di nuovo messi in vendita dopo che i produttori hanno dimostrato il superamento di specifici test di conformità.
Anche le batterie dei computer possono essere difettose. Una delle ultime aziende ad avere diramato un richiamo è HP. A giugno di quest’anno ha preparato un avviso per gli utenti di Notebook HP acquistati fra marzo 2013 e agosto 2015 delle famiglie Notebook HP, Compaq, HP ProBook, HP ENVY, Compaq Presario e HP Pavilion. Il produttore ha rilevato che alcune batterie che contengono celle prodotte da Panasonic – fra quelle preinstallate nei modelli sopra indicati e/o vendute come accessori o pezzi di ricambio, o fornite in sostituzione attraverso il Supporto – “possono surriscaldarsi, prendendo fuoco e rappresentano un rischio per i clienti”.
Come abbiamo detto all’inizio, le batterie agli ioni di litio sono sicure e la possibilità che qualcosa riesca a cortocircuitarle è assai rara, soprattutto nel caso dei telefoni cellulari. Per stare al sicuro è bene evitare cavi e alimentatori di produttori sconosciuti, non certificati, non coprire lo smartphone con elementi in grado di aumentare il riscaldamento, non eseguire la carica tenendo i dispositivi sul letto o sul cuscino. Alcuni consigliano anche di non rispondere al telefono quando questo è sottocarica. Da non sottovalutare il mercato delle batterie sostitutive a basso costo: molte di queste costano poco perché chi le produce non adotta meccanismi di sicurezza adeguati.