La questione batteria difettosa/vetusta che rallenta alcuni iPhone potrebbe diventare un problema senza precedenti per Apple. Negli Stati Uniti sono state già avviate decine di class action ma privati e associazioni dei consumatori si sono mossi anche in Italia, Francia, Israele e Corea del Sud.
Nel nostro Paese il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Antitrust, e minaccia una class action anche in Italia nel caso in cui siano accertate condotte illecite. «Abbiamo deciso di rivolgerci alla magistratura e all’Antitrust affinché siano verificate anche in Italia eventuali pratiche commerciali scorrette da parte della Apple – spiega l’associazione – Se realmente i vecchi iPhone sono stati deliberatamente rallentati per modificare le scelte economiche degli utenti e spingerli ad acquistare il nuovo modello della Apple, ci troveremmo di fronte ad un palese illecito che potrebbe addirittura configurare il reato di truffa, con un danno evidente per i consumatori. Per tale motivo chiediamo alla Procura e all’Antitrust di accertare se il fenomeno dei telefonini rallentati riguardi anche gli iPhone venduti in Italia e, in caso di accertate irregolarità, il Codacons promuoverà nel nostro paese una class action contro la Apple, pubblicando sul proprio sito le modalità di adesione».
In Francia l’associazione HOP (Halte à l’Obsolescence Programmée), ha presentato denuncia contro Apple France e presso la cancelleria del procuratore della repubblica di Parigi per “obsolescenza programmata” e “frode”. Secondo l’associazione la multinazionale di Cupertino ha attuato “una strategia globale di obsolescenza programmata per incremendare le vendite tenendo conto che un nuovo iPhone può costare fino a € 1.200 euro. Secondo l’associazione Apple ha consapevolmente rallentato gli iPhone con l’arrivo dei nuovi modelli, in modo da invoglirae l’unte a comprare un nuovo dispositivo.
A sostengno delle sue tesi, la francese HOP evidenzia uno studio del 2014 condotto da uno studente di Harvard, secondo il quale la ricerca del termine “iPhone lento” coincide con trend di ricerca in concomitanza dell’arrivo di nuovi iPhone. È ovvio ricordare che ogni iPhone presentato è sempre stato storicamente più veloce del modello precedente, parametro evidenziato da qualsiasi recensione che segue un nuovo prodotto e dunque tali termini potrebbero dimostrare ben poco.
Pur non avendo giurisdizione sulle multinazionali con sede all’estero, anche il Korea Communication Commission ha richiesto spiegazioni ufficiali ad Apple sulla questione. In particolare l’organo regolatore che in Corea del Sud supervisiona le telecomunicazioni punta ad accertare se Apple abbia intenzionalmente limitato le prestazioni dei vecchi iPhone cercando di nasconderlo agli utenti.
Apple, lo ricordiamo, ha spiegato che il rallentamento è previsto con batterie troppo deteriorate o difettose perché nei dispositivi con batteria in queste condizioni si creerebbero improvvisi spegnimenti o altri errori che li renderebbero inutilizzabili quando sono richiesti elevati picchi di corrente.