OCZ Technology Group, noto produttore di unità SSD, ha dichiarato fallimento e ha ricevuto un’offerta da Toshiba per l’acquisto degli asset. Le negoziazioni con quest’ultima per il passaggio del patrimonio fallimentare sarebbero “sostanzialmente completate” e la società prevede di presentare istanza poco dopo aver redatto i documenti con Toshiba e Hercules Technology Growth Capital Inc, uno dei finanziatori. Quest’ultimo ha notificato al produttore di aver preso controllo dei conti di deposito presso la Silicon Valley Bank e la Wells Fargo Bank in seguito ad inadempimenti con un contratto di finanziamento.
Conosciuta inizialmente per le memorie e gli accessori, OCZ si era negli ultimi anni concentrata nella produzione di unità SSD acquisendo diverse piccole realtà. Le acquisizioni in questione sono state seguite da diversi procedimenti penali; i magistrati sospettavano l’attuazione di manovre destinate a cancellare una difficile situazione finanziaria.
Da tempo distributori europei denunciavano ritardi nelle consegne e scarsa disponibilità di prodotti. Da un fatturato a fine 2011 di circa 100 milioni di dollari, si è passati ai 32,93 milioni di dollari dell’ultimo trimestre. OCZ ha sofferto di una grave crisi di liquidità che sperava di scongiurare con un prestito di 30 milioni di dollari ottenuto da Hercules Technology Growth Capital, a un tasso incredibilmente alto: 15%.
Toshiba è un grande produttore di chip NAND Flash, e sfruttando il know-how di OCZ potrebbe individuare il suo spazio in un settore dove non è al momento presente, o meglio, opera solo a livello OEM.