Ad aprile di quest’anno Apple ha cercato di reclutare Kevin Timmons, il capo dei servizi server di Microsoft offrendogli un ruolo per la gestione dei nuovi servizi cloud. L’idea del reclutamento non è però piaciuta a Steve Ballmer, CEO della casa di Redmond, il quale avrebbe minacciato ritorsioni legali nei confronti di Cupertino. A riportare la notizia è Business Insider il quale riferisce anche che l’idea era maturata da una decisione di Timmons, non propriamente soddisfatto in Microsoft e da tempo con l’idea di ritornare in California.
Timmons stesso si sarebbe proposto ad Apple, sostenendo di poter ridurre i costi dei data center della casa di Cupertino. Apple avrebbe gradito quanto proposto e accettato di assumere Timmons, ma il CEO di Microsoft ha fatto di tutto per farlo desistere, incontrandosi con lui e arrivando a minacciare Apple con ritorsioni legali in caso di assunzione. Nel corso della conversazione i toni tra Ballmer e Timmons pare non siano stati idilliaci e i due si sono lasciati insoddisfatti e infuriati.
Non è la prima volta che Microsoft blocca i competitor che cercano di assumere ex suoi dipendenti: è già accaduto in passato con Matt Miszewski, accusato di aver sottratto documenti riservati che avrebbe potuto usare nel suo nuovo lavoro in Salesforce. Miszewski lasciando la sua posizione in Microsoft aveva dichiarato che si trattava semplicemente della copia di file personali; la casa di Redmond ha dichiarato, che invece Miszewski aveva copiato piani con strategie di business per il cloud computing.
Business Insider ha chiesto ulteriori informazioni a Kevin Timmons, ma quest’ultimo non ha al momento né smentito, ne confermato nulla. E’ di giorno addietro, invece, la notizia che Apple ha ora reclutato o dei migliori esperti del settore per il mastodontico datacenter che ha costruito a Maiden nel North Carolina. Si tratta dell’ex Yahoo! Scott Noteboom, profeta delle sale server a basso consumo.
[A cura di Mauro Notarianni]