I migliori dischi sono quelli di Hitachi, i peggiori quelli di Seagate, ma l’azienda americana sta migliorando molto. La classifica sulla qualità dei dispositivi di archiviazione la stila BackBlaze usando un semplicissimo metro: il suo enorme consumo di “ore-disco” in base al quale crea, ogni sei mesi, una sorta di hit-parade degli HDD.
L’analisi si fonda sulla attività stessa di BlackBlaze: l’archiviazione su cloud. Nel quartier generale dell’azienda sono presenti 60.000 dischi rigidi da 3,5″ che hanno accumulato in totale oltre un miliardo di ore d’uso (100.000 anni). Analizzando i guasti negli ultimi tre anni emerge come produttore più affidabile Hitachi Global Storage Technologies (HGST, oggi controllata da Western Digital) che ha un tasso di fallimento annuo dell’1% . Questo risultato stupisce poco visto che Hitachi produce hard disk di fascia molto elevata e con specifiche e tolleranze molto strette.
Al secondo posto sui tre anni troviamo ancora un’azienda giapponese: Toshiba; al terzo posto Western Digital (WD), brand che ha migliorato la sua posizione rispetto agli anni passati. Gli HDD che si sono comportati peggio sono alcuni Seagate, specialmente i dischi da 3 TB (ST3000DM001) che hanno avuto una speciale propensione al guasto; l’azienda americana sembra ad ogni modo aver fatto molti passi avanti. Nel corso del 2016 Blackblaze ha usato quasi 39mila dischi Seagate che solo nel 3,48% hanno avuto problemi, poco più di Toshiba e molto meno di WD (6,55%).
Un dettaglio interessante deriva dai passi in avanti fatti da tutte le aziende: Hitachi, Seagate, Toshiba e WD hanno migliorato l’affidabilità dei propri prodotti
I dettagli sui test sono indicati nel blog di Backblaze. Ricordiamo che ovviamente le condizioni d’uso nelle quali sono testati i dischi da Backblaze sono molto diverse da quelle di un utente domestico (tipicamente a casa di un utente i dischi non sono accesi 24 ore al giorno, tutti i giorni). Come ripetiamo sempre, è in ogni caso bene non fare mai troppo affidamento a singoli dischi rigidi. In caso di problemi, solo la disponibilità di backup su più supporti o unità dedicate consente di mettersi al riparo da eventi disastrosi e assicurare la continuità del proprio lavoro.