BackBlaze è un’azienda che fa un grande consumo di dischi fissi giacché il suo business è l’archiviazione cloud. Da alcuni anni pubblica statistiche sull’affidabilità degli HDD utilizzati in azienda e recentemente, come fa ogni sei mesi, ha aggiornato i dati. Le nuove statistiche si basano sull’uso di 46038 HDD, 21 diversi modelli che variano da 1.5TB a 8TB.
Se si guarda alla sola capacità, i modelli da 4TB sembrano al momento quelli più affidabili. I Seagate hanno registrato un tasso di fallimento annuo pari al 3%. I dispositivi di HGST sono più cari ma sembrano essere più affidabili con un tasso di fallimento annuo pari all’1.18%. Backblaze gestisce 17.000 unità Seagate e 11.000 unità di HGST, tutte e due le marche nelle varianti da 4TB. Il tasso di fallimento delle unità Toshiba e Western Digital è uguale a quello degli altri costruttori ma le unità testate sono un numero decisamente inferiore (rispettivamente 145 e 45). Per quanto riguarda i dischi da 6 e 8TB, Backblaze non ha ancora abbastanza dischi o dati a sufficienza per fare delle considerazioni.
Per quanto riguarda la capacità dei tagli più piccoli, la vita media di un disco Seagate da 1.5TB è di cinque anni; per quanto riguarda le unità da 2TB la società raccomanda l’uso delle unità prodotte da HGST (il modello HDS722020ALA330, venduto a 86,59 euro su Amazon) e il modello ST3000DM001 di Seagate (104,00 euro su Amazon).
I dettagli sui test sono indicati nel blog di Backblaze. Ricordiamo che ovviamente le condizioni d’uso nelle quali sono testati i dischi da Backblaze sono molto diverse da quelle di un tipico utente (tipicamente non accesi 24 ore al giorno, tutti i giorni). Come ripetiamo sempre, è in ogni caso bene non fare mai troppo affidamento a singoli dischi rigidi. In caso di problemi, solo la disponibilità di backup su più supporti o unità dedicate consente di mettersi al riparo da eventi disastrosi e assicurare la continuità del proprio lavoro.